Investing.com - I futures del greggio crollano questo venerdì, le aspettative di un aumento dei tassi statunitensi a dicembre continuano a far salire il dollaro.
Il greggio con consegna a gennaio si attesta a 42,09 dollari al barile, con un crollo del 2,17% sulla giornata.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto del Brent con consegna a gennaio scende dello 0,76% a 45,10 dollari al barile.
Il dollaro resta supportato dalla serie di dati statunitensi positivi rilasciati questa settimana che fanno sperare che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse il mese prossimo.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,25% al massimo di otto mesi di 100,12.
I contratti dei futures del greggio valutati in dollari tendono a scendere quando il dollaro si rafforza, dal momento che il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute.
All’inizio della settimana, l’Arabia Saudita ha dichiarato di essere pronta ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la stabilità del mercato del greggio. Il principale produttore di greggio al mondo ha reso noto di essere intenzionato a cooperare sia con i paesi membri dell’OPEC che con le nazioni che non ne fanno parte per stabilizzare i prezzi.
Tuttavia, mercoledì Saudi Aramco, il principale produttore di greggio del paese, ha dichiarato che non ridurrà la produzione nel 2016, ma che andrà incontro alle richieste dei clienti.
L’OPEC si incontrerà il 4 dicembre per rivedere la strategia di produzione. La produzione globale di greggio risulta di gran lunga superiore alla domanda a causa dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.