LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono poco mossi, vicini ai massimi toccati ieri, sulle prospettive di colloqui tra i paesi esportatori per trovare delle soluzioni per sostenere il mercato alle prese con un eccesso di sovrapproduzione.
Intorno alle 12,30 italiane il contratto sul Brent con consegna ottobre cede 2 centesimi a 46,02 dollari, dopo aver toccato ieri i massimi delle ultime tre settimane a 46,66 dollari. Il WTI Usa avanza di 4 centesimi a 43,53 dollari dopo che ieri ha toccato il massimo livello dal 25 luglio a 44,17 dollari.
Ieri entrambi i benchmark hanno registrato un rialzo superiore al 4% dopo che il ministro saudita Khalid al-Falih ha detto che i produttori di greggio discuteranno potenziali azioni per stabilizzare i prezzi del greggio durante il meeting del mese prossimo in Algeria.
"Ieri c'è stato un forte movimento in reazione ai commenti del ministro saudita. Ora c'è un assestamento, ma i commenti probabilmente non sono sufficienti per innescare un rally duraturo", spiega Olivier Jakob di Petromatrix.
Anche le previsione date ieri dall'Iea, che ha detto di aspettarsi che il gap tra domanda e offerta si restringa nella seconda parte dell'anno, dà sostegno ai prezzi.