STOCCOLMA (Reuters) - La svedese AB Volvo ha riportato un utile "core" relativo al secondo trimestre al di sotto delle attese di mercato, con l'azienda produttrice di camion che ha tentato di destreggiarsi tra la solida domanda di veicoli e le forti pressioni sulla catena di approvvigionamento causata della scarsa disponibilità di semiconduttori a livello mondiale.
L'utile operativo rettificato dell'azienda produttrice di camion, attrezzature da costruzione, bus e motori è cresciuto a 9,73 miliardi di corone svedesi dai 3,27 miliardi di un anno fa, mancando i 9,84 miliardi previsti dagli analisti secondo i dati elaborati da Refinitiv.
Una scarsa disponibilità di semiconduttori in tutto il mondo proprio quando il mercato si stava riprendendo dalla recessione provocata lo scorso anno dalla pandemia ha messo sotto pressione sia i costruttori di mezzi pesanti che quelli di veicoli più piccoli, ostacolando la produzione, estendendo i tempi di consegna e aumentando i costi.
Volvo, rivale della tedesca Daimler e di Traton, ha affermato che, come conseguenza della scarsa disponibilità di chip ha subito dei sostanziali stop alla produzione nel secondo trimestre.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)