Di Noreen Burke
Investing.com - La Federal Reserve, la Bank of England e la Banca centrale europea sono solo alcune delle banche centrali che s'incontreranno nel corso di questa prossima settimana, in un contesto di picchi di inflazione e problemi legati alla nuova variante Omicron che continuano a rimanere le preoccupazioni principali per gli investitori in questo fine 2021. In questo senso, attenzione ai prezzi alla produzione Usa dopo il balzo dei prezzi al consumo. Ecco gli eventi principali da seguire sui mercati finanziari questa settimana:
Fed verso tapering più veloce
Il Comitato di politica monetaria (FOMC) della banca centrale statunitense terrà l'ultima riunione dell'anno tra martedì e mercoledì, meeting in cui la banca dovrebbe discutere l'accelerazione dello stop agli acquisti di asset messi in atto per arginare gli effetti della pandemia.
A novembre, la Fed ha iniziato a ridurre gli acquisti per $15 miliardi al mese, un ritmo che potrebbe portare la Fed a completare il tapering entro la prima metà del 2022, con molti analisti che vedono una fine del QE nel prossimo marzo e due rialzi dei tassi entro fine anno.
Decisioni BoE e BCE
Dall'altra parte dell'oceano, BoE e BCE comunicheranno le proprie decisioni a 45 minuti di distanza l'una dall'altra, anche se i risultati potrebbero essere diversi.
A Londra, infatti, l'ultima ondata di Covid e le recenti restrizioni hanno oscurato le prospettive di ripresa economica gettando nuovi dubbi circa le prossime mosse della banca centrale nonostante il recente picco dei prezzi, mentre a Francoforte la BCE potrebbe essere (quesi) contrasta ad annunciare un scadenza per la fine del PEPP.
Dati Usa
Il momento clou del calendario macro arriverà martedì, quando negli Stati Uniti verranno rilasciati i dati sull'inflazione dei prezzi alla produzione, dopo che l'IPC è balzato ai massimi dal 1982.
Guidata dalle strozzature della catena di approvvigionamento e dai gap del mercato del lavoro, sono sempre di più le voci che vedono un'inflazione elevata anche per tutto l'arco 2022.
Volatilità
Lo S&P 500 è tornato ai massimi storici venerdì dopo il recente selloff innescato dalle preoccupazioni sulla variante Omicron e dalla prospettiva di un tapering più rapido.
Secondo gli analisti, questa settimana i mercati potrebbero essere nuovamente colpiti dalla volatilità, irritati dalle indicazioni che la Fed e dalle proiezioni dei nuovi "dot plot". Mona Mahajan, senior strategist di Edward Jones, ha affermato che l'incontro della Fed potrebbe portare ad una maggiore chiarezza dopo un aumento della volatilità nelle ultime settimane. "Sembra che il mercato abbia già scalato due muri di preoccupazione: Omicron e il percorso della Fed", ha detto. "Penso che nelle prossime due settimane avremo un po' più di certezza su entrambi i fronti".
Banca del Giappone
La BoJ concluderà la due giorni di politica monetaria venerdì anche se non sembrano esserci indicazioni per un cambiamento della "stance" ultra-allentata. La banca guidata da Kuroda potrebbe discutere, infatti, se estendere il programma di emergenza oltre l'attuale scadenza del marzo 2022.
Altrove, attenzione alla lira turca con la banca centrale di Ankara che si riunirà giovedì per decidere se tagliare i tassi di interesse come richiesto dal presidente Erdogan nonostante un'inflazione superiore al 21%. Si attendono, inoltre, anche le banche centrali di Svizzera, Russia e Ungheria, con le ultime due che sono attese alla prova dei rialzi dei tassi.