VIENNA (Reuters) - L'Opec ed i suoi alleati, guidati dalla Russia, sono vicini ad un accordo per aumentare i tagli alla produzione di petrolio il prossimo anni per sostenere i prezzi ed evitare un eccesso di offerta, riferiscono fonti dai due gruppi.
L'Opec si riunisce oggi a Vienna, mentre il vertice con la Russia ed gli altri alleati, il gruppo conosciuto come Opec+, avrà luogo domani.
L'Opec+ ha ridotto le forniture a partire dal 2017 in risposta all'aumento esponenziale della produzione negli Stati Uniti, diventato il maggior produttore globale.
Un incremento della produzione prevista per l'anno prossimo da parte di Stati Uniti ed altri paesi non membri dell'Opec come il Brasile e la Norvegia minaccia di amplificare ulteriormente l'eccesso di offerta.
La condotta dell'Opec ha in passato suscitato il malcontento del presidente Usa Donald Trump, che ha ripetutamente chiesto che l'Arabia Saudita, leader de facto del gruppo, riducesse i prezzi del petrolio in cambio del sostegno militare di Washington nello scontro con l'Iran.
Trump negli ultimi mesi ha rilasciato pochi commenti sull'Opec, ma questo atteggiamento potrebbe cambiare nel 2020 se i prezzi di petrolio e benzina aumentassero - un tema politicamente delicato in vista della sua corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca.
La disputa commerciale in corso tra Washington e Pechino ha anch'essa gettato ombre sull'outlook per la domanda di petrolio per il 2020.
Due fonti dell'Opec+ hanno detto oggi a Reuters che il gruppo discuterà di un aumento dei tagli alla produzione giornaliera, già ridotta di 1,2 milioni di barili al giorno, di altre 400.000 unità.
L'Iraq, il secondo più grande produttore Opec, ha comunicato oggi che l'Arabia Saudita è favorevole ad un taglio alla produzione quantificabile in 1,6 milioni di barili al giorno e corrispondente all'1,6% della domanda globale.
I tagli in vigore oggi sono previsti fino a marzo e, secondo le fonti ed i delegati Opec, il nuovo accordo potrebbe valere fino a giugno o fino alla fine del 2020.
No comment fino a questo momento sulle questioni che verranno discusse a Vienna da parte del ministro dell'energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman.
Il ministro dell'energia russo Alexander Novak, secondo quanto riferisce il suo stesso ministero, avrebbe detto oggi al principe Abdulaziz che la cooperazione in campo energetico tra Russia e Arabia Saudita dovrebbe continuare.