Di Alessandro Albano
Investing.com - Nel 2020, il Covid ha innescato una recessione economica globale inizialmente più acuta della Grande Depressione. I mercati finanziari hanno seguito un percorso simile a quello delle montagne russe, con l'industria europea della gestione patrimoniale che ha dovuto affrontare shock improvvisi e nuove sfide che hanno accelerato i cambiamenti di mercati, clientela e operazioni stesse.
E' quanto emerge da un nuovo studio di McKinsey intitolato "European asset management after an unprecedented year", nel quale si sottolinea come i gestori di patrimoni abbiano resistito allo shock della pandemia, ma ora devono affrontare "cinque tendenze strutturali" che andranno a rimodellare il contesto operativo.
Guardando i numeri, nel 2020 gli asset under management nell'Europa occidentale sono cresciuti del 5%, raggiungendo il record di 25.200 miliardi di euro, con afflussi netti di 750 miliardi in tutte le classi di attività e in tutti i segmenti che hanno incrementato l'AUM del 3,2%, il terzo maggiore afflusso netto annuale degli ultimi 13 anni.
Gli utili complessivi sono aumentati di 2,2 miliardi di euro a 22,8 miliardi di euro, "con venti di coda di un mercato vivace e flussi netti positivi che hanno compensato l'impatto negativo della compressione delle commissioni e degli spostamenti di asset class", si legge nel report della società di management consulting.
Inoltre, se il rapporto costi-ricavi è rimasto relativamente stabile nel 2020 al 59%, i pool di costi assoluti sono aumentati per l'undicesimo anno consecutivo (+4,2% nel 2020), evidenziando "quanto la redditività del settore dipenda fortemente dai mercati in crescita".
Secondo lo studio, la pandemia ha accelerato cinque trend strutturali (politica monetaria, intervento del governo, focus ESG, passaggio al digitale e regionalizzazione economica) che potrebbero cambiare il panorama dell'asset management europeo.
"La maggior parte di questi fattori è al di fuori del controllo degli asset manager, anche se richiede consapevolezza e una reazione delle società nel gestire l'impatto sui portafogli dei loro clienti e sulle loro stesse attività", spiegano i ricercatori della firm statunitense.
Solo un trend è nelle mani dei gestori, e cioè "la loro partecipazione al crescente ruolo della sostenibilità negli investimenti". L'industria dell'asset management, affermano da McKinsey, ha di fronte una grande opportunità, "quella di assumere un ruolo di primo piano nel plasmare un futuro sostenibile e nella lotta al cambiamento climatico".
"Per servire correttamente i propri clienti e la società in generale, i gestori devono infondere considerazioni ESG nei loro investimenti e in ogni aspetto delle loro attività", sottolinea infine McKinsey.