Il presupposto, secondo Mark Dowding, CIO di BlueBay, è che il picco dei tassi di interesse statunitensi risulti inferiore al 4%, ma molto dipenderà dall’andamento dei prezzi al consumo
Le aspettative degli investitori per un rialzo di 75 punti base (+0,75%) sono state puntualmente confermate dalla mossa da parte del FOMC, l’organismo della Federal Reserve incaricato di operare sui tassi USA. Nei giorni precedenti l’annuncio della Fed, i rendimenti erano saliti su nuovi massimi su tutta la curva, con i mercati dei future che prevedevano un picco dei tassi USA intorno al 4%.
SEGNALI DI RALLENTAMENTO DELL’INFLAZIONE USA
“Cominciano ad intravedersi segnali di rallentamento dell’inflazione statunitense sulla scia di alcune misure ad hoc per influenzare i prezzi mentre l’attività economica sembra indebolirsi in risposta al continuo inasprimento delle condizioni finanziarie. Sulla base della recenti valutazione espresse dalla Fed, ci sembra probabile che i tassi USA possano ora salire verso il 3,5% entro la fine del 2022, prima di raggiungere il picco all’inizio del 2023” fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge