Apertura in rosso per i principali indici europei, mentre sugli asiatici pesa la stretta sul settore tecnologico decisa dal governo cinese
Piazza Affari inaugura la giornata di contrattazioni con un calo dello 0,4%, stesso tono per Germania, Francia e Spagna. Londra invece si avvicina a perdere un punto percentuale. Ribassi già anticipati dai futures, influenzati dai movimenti in Asia. Sul territorio europeo pesano anche le preoccupazioni sulla variante Delta, la diffusione dei contagi e i timori di nuovi lockdown. Si attende per l’Italia la bilancia commerciale extra Ue e dalla Bce l’aggregato monetario M3 per analizzare la quantità di moneta e strumenti finanziari in circolazione nel territorio europeo. Hong Kong perde il 2,8%, negativa anche Shanghai con un calo del 2,2%. L’indice Nikkei resiste con un rialzo di mezzo punto percentuale.
STRETTA SU FORMAZIONE E HI-TECH
Continuano, dunque a viaggiare in rosso gli indici asiatici a seguito della stretta di Pechino sul comparto tecnologico e sulle società che operano nel settore dell’istruzione e della formazione. Per queste ultime il governo cinese ha stabilito che debbano essere registrate come società senza scopo di lucro, mentre per gli operatori dell’hi-tech sono arrivate regole più stringenti per garantire la libera concorrenza ed evitare di creare monopoli di settore con lo scopo di favorirne la crescita. Sebbene gli investitori in questo momento siano preoccupati, a lungo termine una concorrenza sana pone le basi per un florido slancio...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge