Obbiettivo, mettere soldi sotto il materasso per i tempi duri. È questo, in sintesi, il progetto del neoesecutivo del regno Unito che ha deciso di allocare un’ulteriore somma di oltre 2,6 miliardi di euro per accumulare medicinali, assumere funzionari di frontiera e finanziare una delle più grandi campagne pubblicitarie in tempo di pace.
Il governo ha stanziato in totale quasi 7 miliardi di euro per prepararsi a un no-deal Brexit inclusi, circa 5 miliardi di fondi previsti per questo anno finanziario.
Malgrado i toni rassicuranti il governatore della Banca d'Inghilterra continua a mandare messaggi potenzialmente devastanti per i mercati visto che non danno certezze: "Le previsioni continueranno ad dipendere dalle caratteristiche di una Brexit con o senza accordo e determinarenno la politica monetaria del nostro paese e il rapporto fra domanda, offerta e tasso di cambio. la politica monetaria in risposta alla Brexit non sarà automatica ma potrebbe prendere diverse direzioni".
Continua Mark Carney: "La banca centrale si è messa al lavoro sin dal referendum per assicurare la stabilità del sistema finanziario e ridurre costi di transizione potenzialmente rovinosi, ma questi preparativi non possono eliminare quegli inevitabili cambiamenti derivanti da un divorzio senza accordo".
Molti analisti affermano che una Brexit senza accordo creerebbe uno scossone all’economia mondiale, portando la Gran Bretagna in recessione, turbando i mercati finanziari e indebolendo la posizione di Londra.
Di parere opposto il ministro delle finanze britannico: "Da quando sono arrivato al ministero ho messo il turbo ai nostri preparativi sia nel mio ministero che in tutto il governo per prepararci all'ipotesi di nessun accordo. Non perché sia quello che vogliamo, ma perché usciremo comunque il 31 ottobre e oggi ho annnunciato stanziamenti speciali in diversi dipartimenti del governo per assicurarci di avere tutti i mezzi necessari, nel caso le cose dovessero andare verso un mancato accordo".
La cifra finale è di 7 miliardi di euro stanziati ma nonostante gli annunci della politica la Bank of England ha tagliato le previsioni di crescita dell'economia mentre la Commissione Europea è stata chiara. Non ci saranno altri piani di contingenza prima del 31 ottobre.