Di Alessandro Albano
Investing.com - Abbiamo vinto noi. Certo, dopo 53 anni. Battendo un'Inghilterra che, forse, ha peccato di troppa arroganza, almeno nel tifo. Ma l'altra battaglia, quella dei ricavi, non ha visto nessuna delle protagoniste di ieri sera salire nelle prime due posizioni.
Guardando gli sponsor tecnici, per prima cosa ci si accorge che nessuna delle partecipanti ad Euro 2020, ad eccezioni degli azzurri, ha indossato un brand italiano. Gli sponsor di questa edizione del campionato europeo sono stati 6 ( Nike , Adidas, Puma, Hummel, Joma e Jako) ma quasi tutte le nazionali hanno scelto Adidas (DE:ADSGN) e Nike (NYSE:NKE), con quest'ultima arrivata in finale grazie allo spazio sulla maglia dei Tre Leoni.
Secondo quanto riportato da PR Marketing's, la nazione che portato a casa più ricavi in termini di sponsor tecnici è la Francia, grande favorita prima del torneo ma eliminata agli ottavi da una storica Svizzera. I francesi, campioni del mondo nel 2018, hanno incassato ben 65 milioni, mentre al secondo posto c’è la Germania, anch'essa eliminata agli ottavi dagli inglesi, con 50 milioni di euro assicurati dall’Adidas.
Le altre favorite quali Belgio (eliminata dall'Italia) e Portogallo, non hanno beneficiato più di tanto dagli sponsor, incassando rispettivamente 3,5 e 7 milioni.
Gli azzurri si posizionano al quarto posto per i guadagni ricevuti dalla Puma con 29,5 milioni, mentre l'Inghilterra è al terzo gradino del podio con 38,5 milioni firmati Nike. Grazie al montepremi Uefa per il rendimento delle nazionali, l'Italia può però contare su altri 8 milioni che spettano alla vincitrice del torneo, mentre all'altra finalista ne vanno di diritto 5 milioni.
Giro d'affari Euro 2020
In generale, Euro 2020 ha portato nelle casse Uefa circa 1,3 miliardi tra biglietti, diritti tv e sponsor, cifra inferiore rispetto ai circa 2 miliardi di Euro 2016 (dati KPMG). Come ricorda CalcioeFinanza, l'Uefa ha previsto mancate entrate per 200 milioni causa misure di contenimento per gli spettatori, con costi stimati di 504 milioni contro i 595 milioni degli scorsi europei.
Per sostenere l'edizione di quest'anno, le federazioni nazionali del calcio hanno garantito investimenti per 300 milioni di euro, ma è il calo dei tifosi che pesa maggiormente sulle casse. La stessa Uefa, spiega ancora CalcioeFinanza, dal 2019 al 2020 ha visto calare il proprio fatturato da 3,8 a 3 miliardi proprio a causa degli spalti vuoti.
Guardando i contratti con le società più importanti (ancora dati KPMG) Heineken (AS:HEIN) ha portato alla Uefa 45 milioni, mentre Coca-Cola (NYSE:KO), al centro dell'attenzione dopo il caso CR7 ha garantito 35 milioni. Da Alipay sono arrivati 28,8 milioni, da Volkswagen (DE:VOWG_p) 20 milioni, mentre da Qatar Airways 16 milioni.
E' cresciuto, invece, il compenso per le nazionali, +30 milioni da Euro 2016 secondo C&F. Oltre alla partecipazione al torneo che ha garantito 9,25 milioni alle singole nazionali, i quarti di finale hanno fruttato 2,5 milioni, la semifinale 4, mentre (come ricordato in precedenza) 5 milioni spettano alla finalista e 8 ai campioni d’Europa (questa volta gli azzurri dopo un'attesa di oltre mezzo secolo).