Di Alessandro Albano
Investing.com - Pochi giorni dopo la decisione congiunta di metter mano alle riserve strategiche di petrolio, Stati Uniti e Cina tornano ai ferri corti su Taiwan, la questione più spinosa sul tavolo delle due potenze mondiali.
"Non c'è spazio per nessun compromesso" su Taiwan ed è meglio per gli Stati Uniti "non avere alcun tipo di illusione" sull'isola, ha affermato giovedì il portavoce del Ministero della difesa cinese, aggiungendo che di recente Washington ha commesso "una serie di provocazioni" dimenticando i lanci dei missili supersonici di nuova generazione effettuati da Pechino nelle scorse settimane.
Per il Ministero, l'Isola di Formosa resta il dossier più importante per le relazioni con gli Usa, che con Taiwan hanno rapporti molto stretti sia in ambito commerciale sia in termini di armamenti. Già nell'incontro del mese scorso tra Biden e l'omologo Xi Jinping, definito da entrambi come "costruttivo", le differenze sul destino dell'Isola sono arrivate a galla, con il presidente cinese che ha avvertito gli indipendentisti di Taiwan di "giocare sul fuoco".
Nella conferenza stampa odierna, il portavoce Wu Quian ha sottolineato la disponibilità di Pechino di mantenere un rapporto "stabile e salutare" con Washington, ma è evidente che il rischio di un escalation a livello mondiale è sempre più alto visti anche i player internazionali in campo (vedi nuovi trattati ASEAN e AUKUS).
L'importanza strategica di Formosa e del suo Stretto (da cui passa una larga parte delle rotte commerciali globali) è stata ben evidenziata nell'ultimo Congresso del Partito Comunista, dove il Comitato Centrale ha messo nero su bianco che il governo cinese si opporrà "fermamente alle attività separatiste che cercano l'indipendenza di Taiwan" e "all'interferenza straniera".
In passato, il governo di Taiwan guidato da Tsai Ing-wen ha più volte denunciato le interferenze cinesi in ambito militare (tramite voli sopra lo spazio aereo taiwanese) sia in ambito politico, affermando di essere pronto a difendere l'Isola e che solo i cittadini possono decidere del proprio futuro.