Investing.com - Sembra essere tornata tornata una certa calma sui mercati obbligazionari, nonostante i rendimenti restano ai livelli più alti masi visti negli ultimi anni. Intanto, con le principali banche centrale che si apprestano ad aumentare il costo dei prestiti, la Cina rema in un'altra direzione per supportare un'economia scivolata in contrazione a causa della politica cinese contro il Covid. La Ue resta in ritardo sulle sanzioni da imporre a Mosca, mentre la crisi dei chip offre spunti contrari. Ecco le principali notizie di questo giovedì:
1. Calma sui bond
E' tornata una certa calma sui mercati obbligazionari, con gli operatori che sembrano essere adeguati al possibile incremento dei tassi dello 0,5% da parte della Federal Reserve nella prossima riunione.
Il verbale dell'ultima riunione della Fed di marzo, pubblicato mercoledì sera, ha indicato che solo l'incertezza creata dall'invasione russa dell'Ucraina le aveva impedito di aumentare il tasso sui fondi federali di 50 punti base, mostrando la preoccupazione della banca per essere "dietro la curva" nell'affrontare l'inflazione.
Il rendimento del Treasury a 10 anni di riferimento è sceso di 3 punti base al 2,58%, mentre il rendimento a 2 anni – più sensibile alle aspettative sui tassi ufficiali a breve termine – è sceso di 6 punti base al 2,43%.
In Europa, con le elezioni francesi in focus, il francese decennale è in calo all'1,17%, il Bund 10y sia attesta ad un rendimento dello 0,645%, mentre il titolo italiano a dieci anni rende circa il 2,28%.
2. Cina controcorrente
Il resto del mondo ha iniziato a stingere le condizioni del credito, ma non la Cina. Il Consiglio di Stato cinese ha dichiarato che utilizzerà la politica monetaria al "momento opportuno" per sostenere un'economia scivolata in contrazione a marzo, secondo tre sondaggi pubblicati all'inizio di questa settimana.
Il Consiglio ha affermato che i rischi per l'economia si sono "intensificati" e "superato le aspettative" in alcune aree. L'annuncio arriva in un momento in cui i residenti di Shanghai, bloccati dalla scorsa settimana per i test di massa di Covid-19, stanno iniziando a rimanere senza alcuni alimenti, mentre nel Paese sono 193 milioni le persone sotto misure di restrizioni.
3. Sanzioni in ritardo
I diplomatici Ue dovrebbero approvare in giornata l'embargo sul carbone russo che entrerà in vigore a partire da metà agosto, un mese dopo la data inizialmente prevista, in seguito alle pressioni della Germania per un rinvio, come riporta Reuters citando due fonti.
L'embargo sui combustili russi è il punto centrale su cui si anno concentrando le discussioni in Europa, con molti Stati membri che temono di ripercussioni sui prezzi vista la loro dipendenza dai flussi moscoviti.
Secondo Reuters, la Commissione Ue aveva inizialmente proposto un periodo di transizione di tre mesi per i contratti esistenti, implicando che la Russia potrebbe effettivamente continuare ad esportare carbone nel blocco per 90 giorni dopo l'imposizione delle sanzioni. Questo periodo è stato esteso di quattro mesi a seguito di pressioni espresse in particolare dalla Germania, il primo importatore Ue di carbone russo.
4. Due aspetti della crisi dei chip
La crisi globale di semiconduttori non sembra arrestarsi. Samsung (KS:005930), uno dei più grandi produttori di chip al mondo, ha dichiarato che il l'utile operativo nei tre mesi fino a marzo sarà di circa 11,6 miliardi di dollari, superiore a quanto ampiamente previsto registrando il miglior trimestre degli ultimi quattro anni, grazie alla forte domanda non solo per i suoi chip ma anche per i suoi smartphone.
Al contrario, Mercedes Benz (DE:MBGn) ha affermato che le sue consegne sono diminuite del 16% su base annua a causa della carenza di chip che l'ha costretta a concentrarsi su prodotti con margini più elevati. Le sue consegne di veicoli a batteria sono aumentate del 210%, mentre le consegne di tutti i BEV e gli ibridi insieme sono aumentate del 67%. La cinese Geely Automobile (HK:0175), nel frattempo, ha registrato un rialzo di solo l'1% nelle consegne su base annua.