A rischio 350mila posti di lavoro e possibile chiusura per 50mila aziende. Mercoledì la manifestazione di protesta organizzata da Fipe-Confcommercio
Alla fine la temuta stretta su ristoranti, bar e pizzerie e arrivata. E il conto rischia di essere salatissimo, come anticipato poco prima della pubblicazione del nuovo Dpcm che fissa la chiusura alle 18. “Se non accompagnate da contemporanee e proporzionate compensazioni economiche, questo sarebbe il colpo di grazie per i pubblici esercizi italiani”, recita la nota di Fipe-Confcommercio, la Federazione dei Pubblici Esercizi, che stima perdite per 2,7 miliardi di euro per le imprese della ristorazione. Una perdita che, ovviamente, va ad aggiungersi a quella patita durante il primo lockdown di primavera.
50MILA IMPRESE A RISCHIO CHIUSURA
Fipe ricorda come “i ripetuti annunci di chiusure anticipate hanno già prodotto la desertificazione dei locali” e invoca l’arrivo di provvedimenti di ristoro economico. Per andare avanti, insomma, servono indennizzi a fondo perduto, crediti d’imposta per gli affitti commerciali, nuove moratorie fiscali e creditizie e il prolungamento degli ammortizzatori sociali. A rischio, secondo i calcoli della Federazione, ci sono 50.000 imprese e 350mila posti di lavoro...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge