Nella conferenza di fine anno Mario Draghi ha ricordato i meriti del governo in carica e non si è sbilanciato sul futuro: “Sono un nonno al servizio delle istituzioni”
È stata una lunga conferenza stampa di fine anno quella tenuta dal premier Mario Draghi. La maggior parte delle domande hanno riguardato il futuro del governo, con l’incognita dell’addio di Mattarella al Quirinale il prossimo febbraio con possibili conseguenze sull’esecutivo. Ma durante il dialogo con i giornalisti Draghi ha avuto modo di affrontare anche altri temi: economia, immigrazione e ovviamente il contrasto della pandemia, con la riunione della cabina di regia in programma domani.
AL SERVIZIO DELLE ISTITUZIONI
Sul tema di una possibile elezione al Quirinale, Draghi ha risposto che “il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà (alla guida, ndr): l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile”. Il premier ha sottolineato i meriti di questo governo che “ha fatto molto di quello che era chiamato a fare” sottolineando che è stato fondamentale il sostegno delle forze politiche mentre “i miei destini personali non contano assolutamente niente”. “Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell’altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni“, ha scherzato Draghi...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge