Di Noreen Burke
Investing.com –Ecco tutto quello che c’è da sapere per iniziare la settimana.
1. Dati USA
Sono poche le probabilità che l’inflazione USA possa toccare a breve il 2% ed i dati sull’inflazione di agosto che saranno rilasciati venerdì dovrebbero mostrare un aumento dell’IPC core dello 0,2% su base mensile e dell’1,6% su base annua.
La Fed, che è interessata alla media, ha dichiarato che un aumento oltre il 2% non sarebbe preoccupante e queste dichiarazioni sono state viste come un’autorizzazione a lasciare i tassi bassi ancora per un po’.
La notizia è positiva per il mercato azionario e per quello immobiliare che beneficiano del minore costo del denaro.
Gli operatori dei mercati attenderanno il report di giovedì sulle richieste di sussidio di disoccupazione alla ricerca di suggerimenti sull’andamento della ripresa nel mercato del lavoro, dopo il report sull’occupazione di agosto che ha mostrato un rallentamento delle assunzioni lo scorso mese proprio mentre gli aiuti finanziari dal governo si sono esauriti.
2. Mercati azionari volatili
Non si ferma l’altalena dei mercati azionari con il ritorno dei trader dopo il Labor Day nei timori sulle valutazioni elevate e su una ripresa zoppicante.
Dopo il forte selloff di giovedì proseguito anche venerdì, i tre principali indici hanno riguadagnato terreno per poi chiudere ben lontani dai minimi giornalieri, nonostante una diffusa volatilità.
Il selloff di giovedì mostra che gli investitori temono un surriscaldamento dei titoli mega-cap e che questi timori sono stati esacerbati venerdì quando il Financial Times ha indicato che il trading di opzioni della giapponese Softbank (OTC:SFTBY) ha gonfiato questi titoli.
Il selloff potrebbe essere un’anteprima dei prossimi due mesi in cui gli investitori istituzionali rientrano dalle vacanze e si concentrano sulle possibili insidie economiche del prossimo anno.
3. Vertice della BCE
I membri della BCE avranno molto di cui discutere durante il vertice di politica del prossimo giovedì, dopo che l’ euro ha toccato 1,20 per la prima volta dal 2018 e l’inflazione della zona euro è andata in negativo ad agosto per la prima volta dal 2016. Il calo in deflazione è un campanello d’allarme per la banca centrale, che ha stabilito il target dell’inflazione poco al di sotto del 2%.
Tuttavia, potrebbe essere prematuro l’annuncio di ulteriori interventi da parte della BCE.
L’euro è stato sostenuto da un dollaro più debole e dal miglioramento del sentimento nei confronti del fondo di ripresa UE da 750 miliardi di euro. Di conseguenza, l’impatto sull’inflazione sarebbe temporaneo.
Ma nel lungo termine, la BCE potrebbe essere costretta a rivalutare la politica monetaria visto l’approccio tollerante della Fed verso l’inflazione, che potrebbe pesare sul dollaro per anni.
4. Brexit e PIL britannico
I dialoghi tra GB e UE dovrebbero ricominciare questo martedì a Londra, ma è poco probabile che ci siano degli sviluppi importanti.
I dialoghi si sono interrotti sulla richiesta della Gran Bretagna delle quote di pesca e sulla richiesta di utilizzare aiuti di stato per il settore tech.
La Gran Bretagna è uscita dall’UE il 31 gennaio, ma da allora sono stati fatti ben pochi progressi per giungere ad un accordo commerciale prima della prossima scadenza del 31 dicembre.
Sul fronte dei dati, per venerdì si prevede un rimbalzo dell’economia britannica nel mese di luglio, visto che molte restrizioni sono state cancellate proprio quel mese.
5. Dati commerciali cinesi
I dati commerciali cinesi dovrebbero mostrare un aumento delle esportazioniper il secondo mese consecutivo ad agosto, ed un aumento delle importazioni.
Intanto, le tensioni già alte tra Washington e Pechino potrebbero subire un’escalation in vista delle elezioni presidenziali USA di novembre. La Cina è molto indietro rispetto all’impegno preso nella fase 1 dell’accordo in termini di acquisti dagli USA.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters