La popolazione è una risorsa sotto-utilizzata da tutti i Paesi in via di sviluppo, ma riveste un ruolo importante nel debito dei mercati emergenti. Ecco il metodo di Pictet AM per valutarne tutto il potenziale inespresso
Esiste una stretta relazione tra il capitale umano di un Paese – ossia il valore economico delle competenze e delle capacità delle persone – e il suo rating creditizio. E questo vale anche – e soprattutto – per i Paesi in via di sviluppo, tutti frenati da una evidente sotto-utilizzazione della loro popolazione. Nel momento in cui gli abitanti di un Paese sono messi nelle condizioni di accelerare la produttività e la crescita, le agenzie di rating riconoscono un miglioramento del merito di credito con implicazioni importanti per gli investitori nelle obbligazioni dei mercati emergenti.
CAPITALE UMANO, UN POTENZIALE STERMINATO PER I PAESI EMERGENTI
“In un contesto nel quale le guerre commerciali, le riforme strutturali che non decollano e la fine del super ciclo delle materie prime rendono più tortuoso il futuro delle economie in via di sviluppo, è di fondamentale importanza disporre della corretta percezione del loro capitale umano. Anche perché i flussi di merci e di informazioni restano fonti di crescita sempre più determinanti e le capacità inespresse dal capitale umano offrono ai mercati emergenti un potenziale sterminato”, specifica Mary-Therese Barton, head of Emerging market debt di Pictet Asset Management, secondo la quale proprio per questo è prioritario per i Paesi emergenti investire nelle loro persone...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge