Fiat Chrysler (MI:FCHA) cercava un partner e adesso sono in avanzamento i negoziati ad alto livello con i transalpini del gruppo franco-cinese Psa (che include Peugeot, Citroën, Opel). Secondo il Wall Street Journal, che cita alcune fonti, il cda di Psa avrebbe già approvato la fusione, mentre quello di Fca è in corso (nel momento in cui scriviamo, alle 22.00 CET). La testata statunitense parla inoltre di John Elkann in quanto presidente della nuova società, con Carlos Tavares amministratore delegato.
La prospettiva di questa fusione è quella di creare il quarto leader mondiale nel settore automotive da 45 miliardi di euro (in termini di capitalizzazione di Borsa) con potenzialità da 9 milioni di veicoli l'anno. Si attesterebbe sotto Volkswagen (DE:VOWG), Toyota e Renault (PA:RENA) Nissan
Le ambizioni di FCA
A giugno Fca ha varato un ambizioso piano industriale con decine di progetti per nuovi veicoli ma per sfornarli servono una montagna di quattrini ed efficaci piattaforme. Mutuarle con PSA significa ottenere risultati migliori a costi dimezzati. I competitor come Volkswagen sono in grado di modulare piattaforme dal peso di 60 miliardi per veicoli tradizionali ma aggiornati e di destinare altre decine di miliardi sullo sviluppo di ulteriori piattaforme. È quindi evidente che in una fase sempre più liquida, con gruppi così potenti le piattaforme modulari condivise sono un punto essenziale senza il quale non si avanza. Gli esperti lo sanno.
ARTHUR BRUNNER, esperto finanziario del settore auto: La strategia è la combinazione di risorse. (FCA e PSA) Competono su molti mercati, quindi ci sarebbe un grande vantaggio. Inoltre, l'industria automobilistica sta subendo cambiamenti radicali come l'elettrificazione che comporta un enorme sforzo di investimenti e sviluppo. Gli analisti stimano che fino al 2023, gli effetti sinergici ammonteranno a 7 miliardi di euro, quindi l'operazione ha molto senso.
I vertici dell'organigramma
Queste discussioni arrivano pochi mesi dall'amaro fallimento di una proposta di fusione tra Fiat Chrysler e Renault, leader del settore auto in Francia che secondo indiscrezioni proprio il gruppo Psa avrebbe fatto fallire. Le possibilità di fusione risiedono anche sulla sostanziale parità di massa delle due società nonostante le migliori performance degli italo-americani di FCA. In caso di successo il presidente del consiglio di amministrazione di PSA Carlos Tavares diventerebbe amministratore delegato della nuova entità, il cui consiglio di vertice sarebbe presieduto dal capo della Fiat Chrysler (FCA) John Elkann, erede della dinastia Agnelli.
L'attenzione da parte dei governi
La Francia istituzionale sta monitorando da vicino le trattative in corso e attribuisce grande importanza alla governance come informano ambienti vicini al ministero delle finanze francesi. La partecipazione statale francese del gruppo PSA risale al 12 % del pacchetto azionario. Il ministro italiano dell'Industria Stefano Patuanelli ha dichiarato che lo stato italiano non detiene alcuna partecipazione in FCA ma segue con attenzione la manovra.
Giovedì 31 ottobre potrebbe esserci l’annuncio di un Memorandum of Understanding che darebbe il via ad una fase di trattativa esclusiva. Si procederebbe quindi su un piano di perfetta parità.