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Nei dati su rischio e rendimento di quest’anno saltano all’occhio le performance dei mercati obbligazionari. Da gennaio l’indice dei titoli di Stato USA ha perso circa il 10% e il corrispondente per l’Eurozona è sceso di circa il 14%. La volatilità sui Treasury statunitensi ha recentemente raggiunto i massimi storici. Sembra che I prezzi delle obbligazioni possano diventare volatili come quelli delle azioni, ma nel lungo periodo probabilmente non sarà così.
Lo sostiene Allianz Global Investors nel weekly outlook firmato da Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy, e titolato “Bond vigilantes all’opera”. Ma per gli investitori obbligazionari sta comunque iniziando una nuova era. Negli ultimi 30 anni il sentiero dei tassi d’interesse statunitensi è diventato sempre più regolare, con un appiattimento di massimi e minimi. Un periodo che sembra finito, come le tendenze strutturali che hanno tenuto bassa l’inflazione, come la globalizzazione e il costante incremento della forza lavoro disponibile negli ultimi decenni...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge
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