Il governatore della BoE accenna a ulteriori rialzi dei tassi in presenza di un'elevata inflazione alimentare

© Reuters.

Nel Regno Unito, il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey ha indicato che le persistenti pressioni inflazionistiche, in particolare i costi elevati di cibo ed energia, potrebbero rendere necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Intervenendo oggi all'incontro della National Farmers' Union, Bailey ha indicato i fallimenti dei raccolti legati al clima e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente come fattori che contribuiscono all'aumento dei prezzi.

Nonostante la notevole diminuzione del tasso d'inflazione complessivo dal picco di ottobre dell'11,1% al 4,6%, Bailey ha sottolineato la necessità di continuare a vigilare. Il governatore della banca centrale ha riconosciuto che, sebbene l'inflazione dei prezzi dei generi alimentari sia salita a quasi il 20%, non c'è un piano immediato di riduzione dei tassi a causa dell'inflazione in corso nel settore dei servizi e delle pressioni sulla crescita dei salari derivanti dai significativi aumenti dei costi alimentari dall'inizio della pandemia.

Le osservazioni di Bailey arrivano in una giornata in cui ha anche affrontato il tema dei progressi del Regno Unito nella riduzione dell'inflazione in occasione della Henry Plumb Memorial Lecture. Ha previsto che l'inflazione alimentare, che rimane superiore al 10%, scenderà a circa il 3% entro marzo del prossimo anno. Nonostante queste discussioni, i commenti di Bailey sembrano aver avuto un impatto limitato sui mercati valutari, con la sterlina che si è mantenuta stabile intorno al valore di 1,2500 rispetto al dollaro USA dopo i suoi annunci.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.