Di Alessandro Albano
Investing.com - La Banca Centrale Europea non ha apportato modifiche ai tassi d'interesse nell'ultima riunione, ma a seguito dell'incertezza del conflitto in Ucraina ha deciso di ricalibare la dotazione del programma di acquisto APP, mentre il programma pandemico PEPP terminerà come previsto a fine marzo.
"L'invasione russa dell'Ucraina è uno spartiacque per l'Europa", si legge nel comunicato della Bce diffuso a margine della decisione. "Tenendo conto del contesto incerto, gli acquisti netti mensili nell'ambito dell'APP ammonteranno a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno, mentre la calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive", spiega la banca.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,50%. Eventuali adeguamenti dei tassi avverranno "qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell'ambito dell'APP e saranno graduali".
"Il percorso per i tassi di interesse di riferimento della Bce continuerà a essere determinato dalla forward guidance del Consiglio direttivo e dal suo impegno strategico a stabilizzare l'inflazione al due per cento nel medio termine", viene sottolineato.
Riguardo il Pandemic emergency purchase programme, nel primo trimestre 2022 gli acquisti netti sono stati condotti "ad un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente", e verranno sospeso come previsto "alla fine di marzo 2022", mentre i titoli in scadenza verranno acquistati "almeno fino alla fine del 2024".
Con i tassi speciali che hanno caratterizzato le operazioni di finanziamento a lungo termine TLTRO III che cadranno "nel giugno di quest'anno", una novità è rappresentata dalle operazioni sul mercato aperto. "In considerazione del contesto altamente incerto causato dall'invasione russa dell'Ucraina e del rischio di ricadute regionali che potrebbero incidere negativamente sui mercati finanziari dell'area dell'euro - si legge nel comunicato - il Consiglio direttivo ha deciso di prorogare fino al 15 gennaio 2023 il meccanismo repo dell'Eurosistema per le banche centrali (EUREP).
L'EUREP continuerà ad integrare i normali accordi di immissione di liquidità in euro per le banche centrali non appartenenti all'area dell'euro per far fronte "a possibili esigenze di liquidità dell'euro in caso di disfunzioni del mercato al di fuori dell'area dell'euro che potrebbero influire negativamente sulla corretta trasmissione della politica monetaria della Bce".