Il fenomeno “shrinkflation” genera un aumento dei prezzi pericoloso per il consumatore che paga lo stesso prezzo, se non di più, per portarsi a casa una quantità di prodotto ridotta
Le confezioni dei prodotti in vendita sugli scaffali dei supermercati si stanno restringendo. Non si tratta di una illusione ottica perché il fenomeno ha un nome ben preciso. Trattasi di “shrinkflation” e c’entra con l’inflazione. Scopriamo cosa vuol dire e, soprattutto, cosa comporta per i consumatori in fatto di prezzi.
COS’È LA SHRINKFLATION
Il termine nasce dall’unione di due parole inglese, ossia “shrinkage” (contrazione) e “inflation” (inflazione). Con shrinkflation, quindi, si intende un processo che comporta la riduzione delle dimensioni dei prodotti di largo consumo, per esempio i biscotti o la confezione degli snack preferiti, mantenendo però inalterati i prezzi. Se va bene. Sennò capita anche che possano aumentare, il tutto ovviamente all’insaputa del consumatore distratto, solitamente molto sensibile all’aumento del costo del prodotto, ma molto meno alla quantità...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge