Di Alessandro Albano
Investing.com - Dal 1978, in una valle dello Stato occidentale del Wyoming, va in scena l'evento economico più atteso dell'anno organizzato dalla Federal Reserve statunitense, che vede protagonisti un gruppo ristretto di banchieri centrali, economisti ed addetti ai lavori.
Al simposio di Jackson Hole, che prende il nome proprio dal luogo che lo ospita, vengono trattati temi come la politica monetaria e lo stato dell'economia, facendo da incipit alla scelte future delle principali istituzioni economiche. Quest'anno, il meeting (che avverrà in digitale a causa dei contagi e al quale non parteciperà Christine Lagarde) assume un carattere particolare, in quanto dovrà delineare il quadro di politica monetaria che accompagnerà il cammino di ripresa intrapreso dagli Stati Uniti.
Il tema che circonda l'incontro, che avrà inizio nella giornata di oggi e terminerà sabato 28, è quello della riduzione degli acquisti obbligazionari della Fed, impegnata ogni mese ad acquistare $120 miliardi di asset, tra titoli di Stato e MBS. Da quando gli indici IPC, PCE e materie prime hanno superato livelli inattesi, il mercato e diversi membri del Fomc concordano sul fatto che forse è arrivato l'inizio per iniziare ad avere un calendario del cosiddetto tapering, per poi passare ad alzare i tassi d'interesse.
Cosa dirà Powell
Ad attirare la maggiore attenzione del mercato è il discorso che il governatore Jerome Powell terrà venerdì alle 17:30 CEST, e che secondo diversi analisti potrebbe segnare l'inizio del processo di riduzione del quantitative easing.'
Tuttavia, secondo gli esperti di BNY Mellon, "vista la mancanza di consenso tra i membri del FOMC, e un mercato del lavoro che deve mostrare ancora sostanziali ulteriori progressi, è possibile che il Fomc aspetti l'incontro di novembre per iniziare a ridurre gli stimoli".
Dagli ultimi verbali, spiega la banca d'investimento, è emerso che "se è vero che si è svolta un'ampia discussione sul tapering, e che la commissione concordi ampiamente (con alcune eccezioni) sul fatto che un annuncio sarebbe opportuno prima della fine dell'anno, manca un consenso generale per un annuncio a settembre".
Questo non significa che il tapering non verrà affrontato prima del discorso di Powell, anzi. Per BNY verranno discussi "molti dettagli operativi sul tapering", come "la velocità con cui si verificherà un eventuale pullback", la composizione del nuovo QE e la tempistica attraverso il quale la Fed intende procedere. Inoltre, verranno toccate le preoccupazioni per la variante Delta, visti i molti rischi che sta portando all'outlook economico mondiale.
In sintesi, affermano dall'investment bank, "ci aspettiamo che Powell sollevi una serie di domande riguardo le considerazioni operative, senza necessariamente avanzare molte risposte".
"Powell dovrà dire qualcosa a Jackson Hole", ha detto invece Thomas Costerg, economista senior di Pictet Wealth Management. "Abbiamo ascoltato le opinioni dei governatori regionali della Fed e le persone ora vogliono sentire cosa ne pensa Powell".
Effetti su dollaro e obbligazioni
Nell'ultimo periodo, la domanda su dollaro USA e titoli di stato è stata robusta, ma un'indicazione reale sulla riduzione degli stimoli monetari potrebbe "indurre ad una svendita del debito Usa" sottolineano da BNY.
Per Jason England, global bonds portfolio manager presso Janus Henderson Investors, prevede invece che i Treasuries "rimarranno all'interno dei range visti nell'ultimo mese". "Fino a quando non otterremo altri dati e non ci avvicineremo a un'opinione definitiva sul tapering da parte del consenso del (Federal Open Market Committee), non vedremo molti scossoni nei Treasuries", ha affermato.
Secondo Charlie McElligott, cross-asset strategist di Nomura, l'evento della Fed "coincide con una scadenza su larga scala di opzioni sui Treasury, indicando la possibilità di movimenti intensificati nel mercato dei Treasury".
Per quanto riguarda i flussi valutari, "abbiamo una visione rialzista sul dollaro, per il suo status di rifugio, e per la relativa attrattiva dei tassi reali statunitensi mentre la Fed si avvicina ad una normalizzazione della politica monetaria", precisano da BNY.
Una volta annunciato il tapering, "è difficile che ci sia una possibilità di taper tantrum come accaduto nel 2013", quando il capo della Fed Ben Bernanke disse ai parlamentari che la banca centrale avrebbe rallentato il ritmo di acquisti di asset, facendo balzare i rendimenti dei titoli di Stato. "Questa volta - spiegano infine da BNY - abbiamo assistito a un dibattito molto più aperto, con largo anticipo rispetto a qualsiasi eventuale annuncio formale".