DUBLINO (Reuters) - L'Irlanda potrebbe non essere in grado di decidere se aderire alla proposta di revisione delle norme sulla corporate tax globale per le imprese prima di qualche mese.
Lo ha detto il ministro delle Finanze Paschal Donohoe.
L'Irlanda, sede europea di diverse multinazionali attratte dai bassi livelli di tassazione dei redditi d'impresa, finora non ha voluto firmare un accordo raggiunto da oltre 130 dei 139 Paesi coinvolti nelle trattative che i ministri delle Finanze del G20 dovrebbero finalizzare a metà ottobre.
Donohoe ha detto negli scorsi giorni che molti Paesi stanno tentando di capire se un Congresso Usa profondamente diviso possa accettare gli aumenti fiscali proposti dal presidente Joe Biden prima di decidere se sia possibile raggiungere un accordo conclusivo.
La scorsa settimana da un rapporto redatto dai funzionari del dipartimento di Donohoe è emerso che non si sa con certezza se sia possibile ottenere un sostegno sufficiente a Washington prima del termine di metà ottobre.
"A qualsiasi decisione si giunga, ci sono conseguenze che saranno molto significative per la nostra economia che il governo ed io dovremo prendere in considerazione se si arriverà nelle prossime settimane o forse più avanti nell'anno a decidere di aderire all'accordo", ha detto Donohoe ad una commissione parlamentare.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)