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Jamie Dimon mette in guardia da tassi Fed al 7%, crisi bancaria, settore immobiliare commerciale debole

Pubblicato 23.05.2023, 16:18
Aggiornato 23.05.2023, 16:17
© Reuters

Investing.com - La crisi bancaria statunitense, che da marzo ha mietuto alcune vittime, è il risultato diretto della lotta della Fed contro l’inflazione alta. L’incertezza sulla salute delle banche regionali e l’aumento dei rendimenti sul mercato monetario hanno portato a un costante deflusso di depositi, mettendo in ginocchio i bilanci delle banche.

I principali beneficiari di questa situazione sono le grandi banche come JPMorgan (NYSE:JPM), che godono di maggiore fiducia.

L’amministratore delegato Jamie Dimon è consapevole di questo e ieri, in occasione dell’Investor Day di JPM, ha avvertito, in modo non del tutto disinteressato, che c’è da aspettarsi ulteriori turbolenze nel settore bancario. Sebbene JPM, in quanto pilastro della storia bancaria statunitense, abbia avuto la sua giusta dose di turbolenze, Dimon non ha potuto rassicurare gli investitori, poiché nemmeno lui è in grado di dire quale sarà l’impatto dell’attuale politica monetaria della Fed:

“Non abbiamo mai avuto un QT prima d’ora. È appena iniziato, ok? E si vedono già enormi distorsioni sul mercato. La Fed non è mai intervenuta sul mercato in questo modo con il programma RRP di cui parla Jeremy. In pratica hanno prestato 2,3 mila miliardi di dollari ai fondi monetari. E non ne conosco l’effetto completo. E ovviamente, si tratta di una deduzione diretta dai depositi, che aveva senso fare”.

Durante la sua presentazione, il CEO di JPM ha sottolineato che l’acquisizione della First Republic Bank (OTC:FRCB) è stata un colpo di fortuna per gli investitori. Questo perché JPM non ha acquisito tutte le sue attività, ma solo quelle più redditizie, dalle quali continua a trarre profitto anche se i tassi di interesse continuano a salire.

Per questo motivo Dimon ha potuto annunciare, in occasione dell’investor day, che quest’anno il reddito netto da interessi sarà di 84 miliardi di dollari invece di 81 miliardi.

Secondo Dimon, la situazione attuale porterà inevitabilmente le banche ad alzare il livello dei prestiti. Soprattutto nel settore degli immobili commerciali, la situazione si fa sempre più cupa. Questo perché, secondo gli economisti di Goldman Sachs), l’80% dei prestiti viene erogato da banche regionali. Cioè da quegli istituti che hanno sofferto di più per la politica monetaria della Fed e il deflusso di capitali. Come riportato dalla CNN, Dimon ha dichiarato che:

“Si sta già assistendo a una stretta creditizia perché il modo più semplice per una banca di conservare il capitale è quello di non fare il prossimo prestito”.

L’amministratore delegato di JPM è convinto che la situazione peggiorerà, perché, contrariamente alle aspettative del mercato che la Fed abbia raggiunto il limite massimo dei suoi tassi di interesse, lui si aspetta tassi ancora più alti, come ha spiegato:

“Penso che tutti debbano essere preparati a un aumento dei tassi da qui in poi. Dovreste essere pronti per il 6 o il 7%”.

(Tradotto dal tedesco)

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