MUMBAI - La Reserve Bank of India (RBI) ha presentato una serie di proposte di linee guida volte a rendere più stringenti i requisiti di adeguatezza patrimoniale delle banche prima che queste possano distribuire dividendi. Le norme proposte, che si allineano agli standard di Basilea III e allo schema aggiornato di Azione Correttiva Prompt (PCA), dovrebbero essere attuate a partire dall'esercizio finanziario che si concluderà il 31 marzo 2025.
Il quadro normativo impone alle banche di soddisfare determinati criteri prima di dichiarare i dividendi. Questi requisiti comprendono diversi aspetti chiave:
Le banche possono dichiarare dividendi se hanno soddisfatto i requisiti patrimoniali negli ultimi tre esercizi. Ciò include il mantenimento di coefficienti minimi come un Common Equity Tier 1 (CET) ratio del 5,5%, un Capital Conservation Buffer (CCB) del 2,5% (composto da common equity), un Tier 1 capital ratio minimo del 7% e un total capital ratio minimo del 9% per la maggior parte delle banche commerciali. Tuttavia, alcune banche come le banche rurali regionali, le banche locali, le piccole banche finanziarie e le banche di pagamento hanno requisiti patrimoniali diversi. Per esempio, le piccole banche finanziarie hanno bisogno di un CET 1 ratio del 6% e di un capitale totale minimo (CRAR) del 15%.
Inoltre, la dichiarazione dei dividendi è subordinata al fatto che il rapporto tra attività nette non performanti (NPA) sia inferiore al 6% per lo specifico esercizio finanziario. Se gli NPA netti superano questa soglia, le banche non possono dichiarare dividendi per quell'anno.
Nel caso delle filiali di banche straniere che operano in India, la bozza di linee guida offre loro la possibilità di rimpatriare i profitti delle loro operazioni indiane senza la necessità di un'approvazione preventiva da parte della RBI. Ciò è subordinato al rispetto dei criteri prudenziali da parte delle filiali. Tuttavia, qualsiasi rimessa in eccesso deve essere rettificata immediatamente.
La RBI ha aperto al pubblico la possibilità di commentare la bozza di regolamento, con una finestra di feedback aperta fino al 31 gennaio. Questo passo riflette l'approccio della RBI di coinvolgere le varie parti interessate nel processo di elaborazione delle politiche e di garantire che le linee guida finali siano complete e tengano conto degli interessi di tutte le parti coinvolte.
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