Di Mauro Speranza
Investing.com – Il Prodotto Interno Lordo dell'eurozona potrebbe vedere un crollo pari al 13% nel secondo trimestre 2020, dopo il -3,8% dei primi tre mesi dell'anno. Si tratta delle ultime previsioni dei tecnici della Banca centrale europea annunciate dalla Presidente dell'istituto centrale, Christine Lagarde, nel corso della sua audizione al Parlamento europeo.
Lagarde, inoltre, ricorda che le nuove stime indicano un calo dell'8,7% complessivo nel 2020, a cui dovrebbe seguire un rimbalzo del 5,2% nel 2021 e del 3,3% nel 2022.
Con la pandemia di coronavirus "l'Europa è entrata in una crisi di una portata senza precedenti", spiega a Lagarde, sottolineando come “nessuno è colpevole della crisi e che colpisce tutti gli Stati membri”.
“Superare questa crisi e gestire la ripresa richiederà iniziative straordinarie sia a livello nazionale e che a livello europeo", continuava Largarde.
Per affrontare la situazione, “potete stare certi che la Bce continuerà a sostenere la ripresa con tutte le misure appropriate, nell'ambito del suo mandato", lasciando presagire nuove misure oltre gli ulteriori 600 miliardi di euro di acquisti decisi nel corso della scorsa riunione della Banca centrale europea.
“Il Pepp si dimostrerà essenziale per evitare una recessione anche più grave e per velocizzare il nostro percorso verso la normalizzazione", aggiungeva Lagarde, spiegando che "le misure di politica monetaria adottate dalla Bce a marzo sono state fondamentali per eliminare il rischio di coda legato alla pandemia di Covid-19 e il conseguente rischio che il calo dell'attività economica si trasformi in una crisi finanziaria. Da marzo, tale rischio è diminuito sostanzialmente".
"La proposta della Commissione europea per una revisione del Budget pluriennale e il Next Generation Eu sono decisivi", e "sarà importante adottare velocemente questo pacchetto" perché "qualsiasi ritardo rischia di generare effetti negativi e far salire i costi, e quindi le necessità di finanziamento, di questa crisi". Lagarde ha spiegato che è "la più grande emissione sovranazionale in euro mai fatta, che associata a questa proposta, può anche avere un impatto positivo sul ruolo internazionale dell'euro".
Infine, Lagarde ha aggiunto che "la Bce monitora continuamente la proporzionalità dei suoi strumenti", rispondendo in maniera indiretta a una delle accuse lanciate dalla Corte costituzionale della Germania, in una sua recente sentenza contro il programma di acquisti di titoli pubblici dell'istituzione.