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Market View: La Fed parte da due ipotesi traballanti

Pubblicato 14.06.2022, 14:52
Aggiornato 14.06.2022, 15:02
© Reuters

Investing.com - E se la doccia fredda per la Fed e per i mercati fosse appena cominciata? A porsi la domanda, e a dare una risposta affermatica, è Sonal Desai, Franklin Templeton Fixed Income Chief Investment Officer, secondo il quale le prossime mosse della Fed poggiano su due ipotesi traballanti e per
questo rischiano di non avere l'effetto sperato sull'inflazione.

L'esperto sottolinea come l'inflazione Usa sia ai massimi degli ultimi 40 anni, eppure la Fed spera ancora di poterla affrontare portando il tasso di riferimento vicino al 3% senza bisogno di strette brusche in stile Paul Volcker. Ma secondo Desai questa idea poggia le basi su due presupposti sbagliati.

Il primo riguarda il tasso d'interesse neutrale, ovvero il tasso al quale la politica monetaria non sarebbe né espansiva né restrittiva, con l’inflazione pari all’obiettivo del 2% della Fed e l’economia in condizioni di piena occupazione. La Fed è convinta che si collochi tra il 2 e il 3%, dunque al netto dell'inflazione il tasso neutrale reale sarebbe tra 0 e 1%.

Desai, però, cita gli economisti Thomas Laubach e John C. Williams per ricordare come tale tasso (0-1%) sia subentrato dopo la crisi finanziaria del 2007-2009, mentre prima il il tasso d’interesse neutrale reale era attestato intorno al 2,5%. Ora i dati vedono la produttività Usa in ripresa, inoltre, sottolinea l'esperto di Franklin Templeton, con la fine del quantitative easing la domanda di asset relativamente sicuri diminuirà.

Di conseguenza, il tasso d’interesse neutrale reale potrebbe essere nettamente più alto di quanto ipotizzato dalla Fed, più vicino a un intervallo del 2-3% che dello 0-1%. Una volta che l’inflazione sarà riscesa al 2%, il tasso d’interesse neutrale nominale dovrebbe collocarsi in una forbice del 4-5%, non del 2-3% come quella a cui punta la Fed&, argomenta Desai.

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Secondo l'esperto, l'attuale problema dell'inflazione è dovuto al fatto che la Fed ha mantenuto una politica monetaria troppo espansiva per troppo tempo, mentre l'economia americana riprendeva slancio sostenuta dallo stimolo fiscale. E qui arriva la seconda "ipotesi traballata" rilevata da Desai, che riguarda la mancanza di segnali di una spirale prezzi-salari.

Nella view della fed, una volta esauriti gli shock esogeni i prezzi tornerebbe a crescere a un ritmo "normale". Ma l'idea di Desai è che si stia andando in direzione opposta: anche se non hanno tenuto il passo con l’aumento dell’inflazione, i salari fanno registrare una crescita del 4-5%, la più sostenuta degli
ultimi 40 anni.

Le imprese si confrontano con persistenti carenze di personale in un mercato del lavoro estremamente teso, i neoassunti possono assicurarsi così premi salariali consistenti. Le aziende, a loro volta, rispondono all’aumento dei costi del lavoro e dei fattori produttivi esercitando il loro pricing power in modo più aggressivo". Nella view di Sonal Desai l'inflazione, su un orizzonte di tre anni, potrebbe collocarsi intorno al 4%.

In altre parole, la scomparsa degli shock dell’offerta non sarà sufficiente a riportare l’inflazione al 2%. I mercati finanziari si aspettano già un ciclo di rialzi dei tassi moderato e breve. Nelle loro previsioni, non appena la crescita economica perderà slancio, la Fed attuerà velocemente un nuovo allentamento, seguendo il copione degli ultimi decenni, spiega l'esperto.

Secondo Sonai, la Fed "deve attuare una stretta decisa sia perché il tasso d’interesse di equilibrio è molto probabilmente più alto di quanto non pensi, sia perché il tasso di riferimento dovrà salire oltre questo livello per riportare l’inflazione e le relative aspettative in linea con il target". In caso contrario, l'unica strada percorribile per assicurare la stabilità dei prezzi sarebbe quella di provocare una profonda recessione.

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Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento.

Ultimi commenti

Signori... tt teorie! L'unico evento ke possa fermare qst vortice è lo STOP dell'invasione russa dell'Ucraina. Da lì, a catena, c saranno solo migliorie. Sempre ke la Cina nn parta su Taiwan...
Analisi che condivido pienamente, purtroppo. Aumentare i tassi servirà a poco, unica soluzione per far diminuire l’inflazione velocemente è quella di mandare l’economia US in recessione….
ahhahahah l economia Us va già in recessione ma non i tassi a zero,quindi potrà vendere i debiti nel mercato .Noi abbiamo debiti a tasso zero e non possiamo vendere i nostri debiti perchè è spazzatura quindi siamo in trappola............
Alzando i tassi ce la mandi in recessione o almeno raffreddi la domanda facendo abbassare i prezzi
Pacini con tutto il rispetto, fino a quando è arrivato Lei a scrivere, sotto questo articolo ognuno diceva la propria, venendo rispettato, condividendo o meno l'opinione. questa sia chiama educazione, ma soprattutto intelligenza, cosa che si denota poco in lei dato l'atteggiamento
Mi sembrano articoli inutili; servono solo a tenere l’utente sul “pezzo”
Per un motivo o per l'altro questa bolla doveva scoppiare. È successo e quindi amen, facciamocene una ragione e andiamo avanti. Vince chi resiste
sinceramente in europa non vincerà nessuno....
Come sempre tutto si risolve quando meno ce l'aspettiamo! La stanno tirando troppo per le lunghe. Di solito la Fed è molto più rapida !
l'unica strada percorribile per assicurare la stabilità dei prezzi sarebbe quella di provocare una profonda recessione.......senza soldi, non si compra, non si vende.....i prezzi scendono, ma stabili non lo sono mai, solo con la dittatura si possono avere prezzi stabili, e anche no !
 guarda che era ironico.....ho copiato la frase dell' articolo, mi riferivo solo ai prezzi che non sono mai stabili......comunque non la studiavo
 ok capito
 senza lavoro si muore i soldi ci sono troppi ma non hanno un valore
sarebbe bello vedere un articolo che parli anche degli effetti sul debito pubblico americano già parecchio alto, mi pare il 127% con questo rialzo dei tassi. perché se oltre ad aumentare i tassi, attuano anche una stretta fiscale, ci dovremmo aspettare proprio un bel crollo credo.
non possono fermare il qe negli Usa
ahahahhhaha ma lei vende patate?????il debito americano è alto ma ha un valore sul mercato......i debiti europei sono  solo spazzatura sul mercato perchè non hanno un valore (tassi ai minimi storici)...........si alzasse ora la bce con un misero  0,25%...saltano molte banche
venderò patate, ma almeno riesco a cogliere quanto c'è scritto. quanto pare non lei, visto che io non ho chiesto quali saranno le conseguenze sulla piazzabilitá del debito Americano, ma dei suoi livelli, stia poi tranquillo che le percezioni di solvibilità o meno cambiano rapidamente nel creditore vs il debitore, probabilmente è lei che vive nel suo mondo.
Pensare di combattere un inflazione da shock d'offerta esclusivamente con il rialzo dei tassi è come cercare di mangiare una minestra con la forchetta...
mai scommettere contro la Fed...lo dovrebbero sapere quei gestori come Hasenstab...crolli verticali imbarazzanti
certo concordo, ma la fed ha le mani legate contro un inflazione galoppante e che continua a salire con petrolio stabile sopra i 115 e gas che non scende da mesi, di questo passo appena arriva autunno e inverno, cosa pensi che succeda ai prezzi? aumenteranno ulteriormente.. la fed non puo risolvere la guerra ne tantomeno far scendere i prezzi delle materie prime dovuti da un eccesso di offerta
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