Dall’uranio alle fonti di energia rinnovabile passando per il petrolio, sono innumerevoli le opportunità che si creeranno con gli investimenti in infrastrutture finanziati dalla Nuova Via della Seta
C’è un filo rosso che unisce la Nuova Via della Seta all’uranio e, più in generale, alle materie prime. Gli investitori che puntano sulla Belt and Road, progetto che si propone di allestire una nuova rete infrastrutturale in grado di rendere ottimali i collegamenti commerciali tra i Paesi dell’Eurasia, potranno infatti beneficiare anche del ricco e vasto mercato delle commodity grazie agli ingenti investimenti in infrastrutture. Progetti che, per esempio, aprono grandi opportunità sul fronte dell’energia rinnovabile, ma non solo.
URANIO, UN CASO DA MANUALE
L’uranio rappresenta un caso da manuale. Il suo prezzo, dopo aver raggiunto nel giugno 2007 un picco a 152 dollari l’oncia, ha iniziato una parabola discendente durata 10 anni che ne ha spinto le quotazioni fino ad un minimo di 19,75 dollari nel maggio 2017. Ora si attesa sui 25 dollari dopo essere stata la migliore materia prima nel 2018, un anno in cui, stando ai dati di Bloomberg elaborati nell’aprile 2019, oltre il 95% di tutte le classi di investimento hanno registrato performance negative...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge