Gli asset rischiosi, in particolare l’azionario, hanno sviluppato una vera e propria dipendenza dalle misure di stimolo monetario e fiscale, ma i mercati preferiscono ignorare le conseguenze a lungo termine
A fronte della pandemia, governi e banche centrali hanno adottato sostegni fiscali e monetari sempre più ingenti, un supporto indispensabile per mercati e economie, ma con conseguenze a lungo termine che gli investitori hanno deciso di ignorare. Economie e mercati sono diventati “dipendenti” dai piani di stimolo, con il rischio che le misure di sostegno a occupazione e consumi debbano essere continuamente prolungate, altrimenti si rischia una nuova recessione. È una situazione di dipendenza che potrebbe durare finché non assisteremo ad una crescita autonoma post-pandemia.
PRIMA ONDATA DI SOSTEGNO
Lo sostiene Esty Dwek, head of global macro strategy di Natixis Investment Managers, ricordando che la prima ondata di sostegno fiscale è già stata straordinaria, toccando l’equivalente di circa il 14% del PIL USA statunitense, il 33% di quello tedesco e il 48% di quello italiano. A livello mondiale, il supporto fiscale ammonta a circa 20.000 mld di dollari, compresi prestiti, garanzie, sovvenzioni, sussidi di disoccupazione, rinvii e tagli delle imposte, e investimenti. Unito ad uno stimolo monetario straordinario, questo sforzo ha consentito di evitare lo scenario peggiore e di ripristinare la fiducia...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge