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Un investitore di lungo termine dell’eurozona che detiene un portafoglio di obbligazioni high yield USA avrebbe registrato un rendimento maggiore e più stabile se avesse utilizzato uno strumento d’investimento con copertura valutaria, invece di un portafoglio che non offre protezione dai movimenti dei tassi di cambio. Parte da questa constatazione empirica l’analisi di Mickael Benhaim, Head of Fixed Income Investment Strategy & Solutions di Pictet Asset Management sulla copertura valutaria quando si investe all’estero.
“Una possibile opzione consiste nel delegare il compito della copertura valutaria a una terza parte, di solito il gestore del fondo, mediante le classi a copertura valutaria, ossia classi che mirano a ridurre al minimo l’impatto delle oscillazioni valutarie sul rendimento del portafoglio. Una soluzione per ottenere tranquillità in cambio di una commissione che funziona praticamente come il premio di una polizza assicurativa” spiega Benhaim...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge
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