Nel rapporto pubblicato online, Bankitalia scrive come in caso di liquidazione, servirebbero 4,5 miliardi per rimborsare i correntisti, ma sul FITD ci sono solo 1,7 miliardi. In caso di fallimento, il pool di banche dovrebbe finanziare 2,75 miliardi di euro
La Banca d’Italia lancia l’allarme sull’istituto di credito pugliese, in un dossier pubblicato sul sito internet. In caso di fallimento, i soldi del Fondo interbancario non basterebbero a coprire i costi. Nel documento, Bankitalia ipotizza le conseguenze legate a una eventuale liquidazione dell’istituto.
LA DOTAZIONE FINANZIARIA DEL FONDO
“Sulla base di prime stime, verrebbero inoltre colpiti integralmente i creditori chirografari e i depositi eccedenti i 100.000 euro non riconducibili a famiglie e piccole imprese, con il rischio che siano colpiti, in quota parte, anche quelli superiori a 100.000 euro facenti capo a tali ultimi soggetti”, si legge nel dossier di Bankitalia. “Il FITD dovrebbe effettuare rimborsi a favore dei depositanti protetti per un importo complessivo di euro 4,5 miliardi circa, a fronte di una dotazione finanziaria che a dicembre 2019 sarà pari a 1,7 miliardi di euro. Ciò implicherebbe l’esigenza di attivare integralmente il finanziamento per 2,75 miliardi di euro, sottoscritto nell’agosto 2019 dal FITD con un pool di banche e finalizzato a fornire prontamente al Fondo risorse per i rimborsi”. Un’ipotesi che implicherebbe pesanti conseguenze perché “per la restituzione del finanziamento potrebbe essere necessario il ricorso a contribuzioni straordinarie a carico del sistema bancario, che determinerebbero perdite significative”, è il monito della Banca d’Italia. ..
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge