Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Si apre uno spiraglio nelle trattative di pace tra le delegazioni russe ed ucraine, almeno secondo quanto riferito da uno stretto collaboratore di Zelensky. Intanto, le Borse festeggiano i tentativi di tregua mentre Mosca sembrerebbe aver rispettato i nuovi impegni sul debito in dollari scongiurando lo scenario di default. In forte ripresa il rublo, mentre l'Opec+ esclude la possibilità di estromettere la Russia. Ecco le principali notizie sui mercati finanziari di questo martedì:
1. Progressi ad Istanbul
I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sembrano essere sull'orlo di una svolta. Secondo quanto riferito da Mykhaylo Podolyak, consigliere politico del presidente Volodymyr Zelensky, le delegazioni stanno discutendo di un possibile cessate il fuoco ed una dichiarazione in tal senso verrà rilasciata "tra diverse ore".
Allo stesso tempo, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha annunciato che la Russia ha raggiunto i principali obiettivi di quella che viene definita una "operazione militare speciale", ovvero l'annullamento delle capacità militari dell'Ucraina e la "liberazione" della regione del Donbass.
Tuttavia, diversi funzionari occidentali hanno espresso il sospetto che la Russia possa utilizzare i colloqui di pace solo per guadagnare tempo per riorganizzarsi, avendo subito vittime molto più alte del previsto nell'ultimo mese. Tuttavia, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che il destino dei colloqui potrebbe essere deciso "oggi o domani".
2. Russia paga bond in dollari
Dopo i timori per un default del Paese, Il ministero delle Finanze russo ha annunciato di aver pagato interamente gli interessi sull'Eurobond in scadenza nel 2035, il terzo pagamento da quando le sanzioni occidentali hanno messo in discussione la capacità di Mosca di pagare il debito in valuta estera.
Il ministero ha detto di aver versato 102 milioni di dollari per il pagamento della cedola sull'Eurobond al Nsd, l'istituzione finanziaria russa che si occupa di deposito e regolamento titoli. Non ha specificato, tuttavia, se il pagamento sia stato poi processato a favore dei detentori esteri del titolo.
Intanto, con progressi negoziali in corso, il MOEX Russia cede lo 0,9%, mentre USD/RUB arretra del 6% a RUB84,25.
3. Borse Ue accelerano
L'azionario europeo ha reagito con forza a quanto sta accadendo in Turchia. Al momento, l'{175|Euro Stoxx 50}} è in rialzo del 2,3%, mentre l'euro sta guadagnando lo 0,6% contro il dollaro Usa testimoniando il risk-on presente ora sui mercati finanziari.
Le performance migliori vengono registrate da quei titoli maggiormente esposti in Russia, come la tedesca BASF (DE:BASFN), le banche UniCredit (MI:CRDI) e Societe Generale SA (PA:SOGN), e il colosso del lusso Louis Vuitton (PA:LVMH).
Negli Stati Uniti, con la curva bond invertita e importanti dati macro in arrivo verso la fine della settimana, il future S&P 500 segna +14 punti, il future Dow registra +100 punti, mentre il future Nasdaq punta ad un rialzo di +27 punti.
4. Il costo della vita inizia a farsi sentire
Con la guerra in Ucraina che ha spinto le aspettative economiche ai nuovi minimi dalla crisi finanziaria del 2009, l'Europa si sta facendo un'idea delle possibili conseguenze prolungata inflazione.
Il Consumer sentiment index di GfK, è crollato a -15,5 punti ad aprile dalla lettura rivista di -8,5 punti del mese prima, al livello più basso da febbraio 2021, rispetto un calo dell'indice a -14,0. "A febbraio, le speranze erano ancora alte che la fiducia dei consumatori si sarebbe ripresa con l'allentamento delle restrizioni legate alla pandemia. Tuttavia, la guerra in Ucraina ha fatto svanire queste speranze nel nulla", ha scritto in una nota Rolf Buerkl, l'esperto in materia di consumi di GfK.
"I prezzi dell'energia hanno sofferto maggiormente a causa dell'aumento dell'incertezza e delle sanzioni contro la Russia", ha detto Buerkl, aggiungendo che il recupero a lungo termine del morale dei consumatori tedeschi sarà possibile "solo in caso di un rapido cessate il fuoco seguito da negoziati di pace".
5. Opec+ unito
Spingere un partner a uscire dal cartello del greggio porterebbe ad un aumento dei prezzi, mentre il suo obiettivo è quello di è quella di stabilizzare i mercati e offrire quante più forniture possibili. E' quanto affermato martedì da Suhail al-Mazrouei, ministro per l'Energia degli Emirati Arabi Uniti.
Per il ministro emiro, è difficile prevedere la volatilità futura del mercato, a causa di questioni come il possibile ritorno sul mercato del greggio iraniano o eventuali maggiori investimenti nel settore di gas e petrolio.
Al momento, il greggio Usa è in leggero aumento a $106 al barile, mentre il contratto Brent - molto legato alla produzione russa - è in rialzo a $110,16.