Di Alessandro Albano
Investing.com - I talebani non hanno avuto problemi nel riconquista di Kabul dal punto di vista militare, ma i primi grattacapi potrebbero arrivare dal lato economico.
Il Fondo Monetario Internazionale ha infatti comunicato che al neo governo afghano è stato impedito di utilizzare i circa $500 milioni di fondi di riserva destinati al Paese un giorno prima dell'erogazione, privando i Taliban di risorse chiave per la stabilizzazione dell'area.
L'Afghanistan, come altri Stati economicamente in difficoltà, ha automaticamente diritto alle risorse del FMI note come SDR (Special Drawing Rights), cioè linee di credito per un totale di $650 miliardi messe a disposizione dal fondo mondiale per aiutare la ripresa economica globale.
Ma anche se Kabul continuerà a ricevere i fondi, il governo dei Taliban non potrà accedere alle riserve in quanto il nuovo regime non è riconosciuto a livello internazionale, ha affermato il FMI.
"Come sempre, il FMI è guidato dalle opinioni della comunità internazionale", ha dichiarato il portavoce del Fondo monetario. "Attualmente c'è una mancanza di chiarezza all'interno della comunità internazionale riguardo al riconoscimento di un governo in Afghanistan, a causa della quale il Paese non può accedere agli SDR e ad altre risorse del FMI".
Secondo le regole del Fondo, tutti i 190 membri dell'istituzione ottengono dei fondi in base al loro contributo in termini di produzione economica, che per l'Afghanistan ammonta a circa lo 0,07% del totale, circa $455 milioni.
La maggiori parte delle nazioni potrà utilizzare le riserve FMI per risanare il debito o finanziare le spese per la ripresa economica, ma non l'Afghanistan. Il territorio ora controllato dai Taliban si unisce quindi ad un ristretto gruppo di paesi, tra cui Venezuela e Myanmar, che riceveranno la liquidità targata FMI ma che non saranno in grado di usufruirne a causa del mancato riconoscimento internazionale.
"È estremamente improbabile che i talebani abbiano accesso ai fondi SDR in una forma utilizzabile nel breve termine, ovvero con la possibilità di accedervi e scambiarli con dollari, euro o altre valute", ha affermato a Bloomberg Douglas Rediker, ex rappresentante degli Stati Uniti nel comitato esecutivo dell'FMI.
"Se i talebani saranno il governo de jure e de facto dell'Afghanistan, allora sarà difficile per il Fondo negare l'accesso agli SDR", ha aggiunto Rediker, "ma verranno fatti enormi sforzi per evitare un risultato del genere".