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Russia affronterà "profonda" recessione, -10% nel 2022 - Scope

Pubblicato 15.03.2022, 16:15
Aggiornato 15.03.2022, 16:47
© Reuters.

© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - La guerra in Ucraina, e le conseguenti sanzioni occidentali volte ad isolare economicamente Mosca, potrebbero avere delle pesanti ricadute sulla crescita del Paese che potrebbero tradursi in una recessione più profonda di quella registrata durante la pandemia. 

Secondo una ricerca di Scope Ratings, l'economia di Mosca potrebbe ridursi "di oltre il 10%" nel 2022 a causa "dell'aumento dell'inflazione, delle condizioni finanziarie più restrittive, dei deflussi di capitali e delle sanzioni", con ripercussioni "molto più profonde rispetto alla pandemia di Covid-19".

Per l'agenzia di rating tedesca, l'economia del Paese è soggetta ad "una notevole incertezza a seconda della durata e delle conseguenze più ampie della guerra, dell'entità della crisi finanziaria russa e della probabilità di ulteriori sanzioni internazionali", le quali hanno "gravemente compromesso la produzione economica, aumentando al contempo il potenziale di un default".

"Prevediamo una significativa accelerazione dell'inflazione nel breve termine", scrivono gli analisti dell'agenzia, e un "forte impatto" sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, sulla creazione di posti di lavoro e sugli investimenti. Con un'inflazione annua del 9,2% su base annua a febbraio, anche prima della svalutazione del del rublo, l'inflazione potrebbe raggiungere "una media di circa il 15% nel 2022".

A lungo termine, secondo lo studio, le ripercussioni della guerra e le sanzioni minano "il tiepido potenziale di crescita di medio periodo del Paese" (1,5-2% prima dell'escalation del conflitto), già "modesto" per un'economia con un reddito pro capite "relativamente basso" di circa 12.000 dollari nel 2021.

È probabile, viene aggiunto dagli economisti tedeschi, che la crescita vacilli "a causa della crescente instabilità finanziaria, della diminuzione della credibilità istituzionale e del deterioramento delle condizioni di investimento". Il governo e le imprese private, inoltre, devono fare i conti con un accesso fortemente ridotto ai capitali esteri e ai mercati finanziari, deflussi di capitali, condizioni finanziarie interne più aspre, nonché un sistema finanziario fortemente indebolito.

Le ricadute sono già evidenti sui flussi dei capitali, o meglio deflussi. Le fuoriuscite nette di capitali privati ​​dalla Russia ha subito un'accelerazione salendo a 72 miliardi di dollari nel 2021 da 50,3 miliardi di dollari nel 2020 e 22,5 miliardi di dollari nel 2019,.

Questo, per l'agenzia, ostacolerà la trasformazione del modello economico russo verso una riduzione del coinvolgimento dello Stato nell'economia che ha scoraggiato la concorrenza e gli investimenti privati. Si stima che lo stato russo rappresenti circa il 40% del valore aggiunto del settore privato e la metà dell'occupazione privata.

"Indipendentemente dalla progettazione di ulteriori sanzioni probabilmente rivolte al settore energetico russo, è probabile che l'intensificarsi delle iniziative dell'Europa per ridurre la sua dipendenza dal petrolio e dal gas russi aggraverà le sfide di medio termine per l'economia russa, data la mancanza di ambizione del governo nell'affrontare la dipendenza strutturale dell'economia dalle esportazioni di energia", viene precisato da Scope. 

La Russia, dall'altra parte, potrebbe contrastare le misure europee in parte attraverso una maggiore cooperazione energetica con altri paesi, come Cina e India, subordinatamente al potenziamento delle infrastrutture necessarie. L'UE è il principale partner commerciale della Russia, con importazioni di petrolio, gas naturale e carbone russi per un valore di circa 100 miliardi di EUR nel 2021, pari a quasi i due terzi di tutte le importazioni dalla Russia.

Attualmente, conclude l'analisi, i prezzi elevati dell'energia "sono alla base del significativo avanzo delle partite correnti della Russia", stimato a 39,2 miliardi di dollari a gennaio e febbraio di quest'anno, e sono "una fonte fondamentale di entrate in valuta estera, soprattutto perché le sanzioni hanno congelato circa la metà delle riserve internazionali della Russia".

Ultimi commenti

Articolo molto di parte e discutibile. ne riparliamo a maggio.
di Rinascita ..🎆
non solo è rinata ma si è pure tolta sassolini e debiti con il rublo. ma voi siete del mestiere?? 😂😂
Tu sicuramente no, mi pare evidente!
Tu sicuramente non lo sei caro amico.👍
Potremmo rifiutare il Gas Russo e rifornirci col Gas di Biden..pare ne preduca molto...
e pagarlo 5 volte tanto... una mandrakata 😂😂😂
Biden e' noto abbia problemi di gas intestinali , durante gli incontri internazionali ha datto sfoggio di flatulenze
La russia ha un Pil pari alla Spagna, e benchè prima del 2014 fosse molto ben integrata nel sistema economico finanziario mondiale, risulta comunque in una posizione di gran lunga minoritaria. Il sistema finanziario internazionale può reggere l'azzeramento finanziario della Russia; il sistema economico può reggere di meno, ma sono certo che riusciremmo a trovare dei nuovi equilibri. D'altronde lo shock energetico è pari pressappoco a quello del 1974, e ne siamo usciti ugualmente. Per altro oggi con un integrazione maggiore viene possibile redistribuire costi e benefici su può paesi. Ripeto, a prescindere le colpe, qui si deve andare per priorità: oggi la priorità è l'equilibrio dell'ordine mondiale, e nessun paese può invadere ed uccidere un altro paese, ancorchè sovrano e riconosciuto da tutta la comunità mondiale. Il resto è comunque secondario. Anche perchè se si facesse passare questa guerra, si rischierebbe di non avere più il "resto"; quindi forse e coraggio.
ho visto ..benzina a 0,30..centesimi di euro supermercati pieni
perche petrolio gas e grano li hanno in casa, ma un paese civile non vive di solo pane e benzina, o meglio, vivi, ma avrai sempre da accontentarti di quel poco che ti passa lo stato... esattamente come prima della caduta del muro
Tutte ****** Intanto chi è con il *****all'aria siamo noi, per colpa degli USA in primis e del servilismo della WEWE. La Russia ha risorse e materie prime a sufficienza per i prossimi minimo 10 anni ma scambierà prodotti con tutto il mondo esclusa europa (forse, perchè il gas lo vende a pieno regime e allo stesso prezzo di due mesi fa) esclusi USA Canada e Australia. Quindi, chi ci perde? Solito giornalismo servile che fa articoli del menga !!!!
grande
perché non va a vivere lì visto che disprezza l’Europa …. Provare …. Non solo bla bla bla , è pur vero che la’ non potrà parlare molto
 questi nipotini di Putin che spuntano come funghi mi creano un misto di tristezza ed ilarità. Non credo di vivere in un mondo perfetto, ma come diceva Keynes è il sistema migliore che ci sia, e credo lo si dovrebbe semplicemente migliorare. Per il resto son ben felice di stare da questa parte, nonostate USA ed Unione Europea. Prima dell'invasione non avevo difficoltà nel riconoscere alcune ragioni alla Russia; dopo l'invasione ogni ragione è svanita: chi invade ed uccide ha sempre torto. Per altro parliamo di un regime che arresta persone che in piazza espongono cartelli bianchi, ed è tutto dire.
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