Di Alessandro Albano
Investing.com - Uno dei più importanti istituti di credito russi ha pagato in rubli gli interessi di un Eurobond denominato in dollari, mentre nella giornata odierna scade la licenza rilasciata dagli Stati Uniti che ha permesso alla Russia di rispettare gli impegni sul proprio debito estero.
"A causa delle sanzioni che Stati Uniti e Regno Unito hanno imposto a Sberbank (MCX:SBER)", si legge nella nota della banca russa, "non si possono effettuare pagamenti agli investitori in conformità con la documentazione di emissione delle obbligazioni".
La banca, che si definisce "responsabile e affidabile sui mercati dei capitali russi e internazionali", fa "il necessario" per effettuare pagamenti di cedole basandosi sull'attuale legislazione russa e "nel mezzo delle sanzioni restrittive che ha dovuto affrontare". Sberbank (LON:SBNCyq) conferma "di disporre di liquidità sufficiente per adempiere a tutti i suoi obblighi e sta facendo ogni sforzo per onorare il proprio debito", aggiunge la nota.
L'istituto deve ora affrontare il pagamento di due emissioni subordinate Eurobond, SBERRU 5,125% con un nozionale totale di USD 2 miliardi con scadenza ottobre 2022 e SBERRU 5,25% con nozionale di $1 miliardo e scadenza maggio 2023, entrambe a cedola semestrale.
Scade la licenza Usa
Intanto, aumentano le pressioni sul debito russo e sui creditori internazionali. Dopo i rumor della scorsa settimana, il Tesoro statunitense non ha rinnovato l'estensione della deroga che ha permesso al Cremlino di rispettare gli impegni obbligazionari precedenti. Leggi anche: Usa stringono su debito russo, aumenta possibilità di default.
Il 2 marzo scorso, poco dopo l'invasione dell'Ucriana, l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro americano ha rilasciato una licenza temporanea, chiamata 9A, per permettere la "ricezione di interessi, dividendi o pagamenti a scadenza in relazione a debiti o azioni" tra Washington e Mosca nonostante le sanzioni occidentali.
La deroga, che scade oggi 25 maggio, ha permesso al Cremlino di continuare a pagare gli investitori ed evitare il default sul debito pubblico, permettendo agli investitori statunitensi di ricevere regolarmente i pagamenti delle cedole.
Con 100 milioni dollari di coupon in scadenza questo venerdì, lasciare scadere la deroga 9A "aumenta sicuramente le già alte probabilità di un default russo", ha detto a Bloomberg Hassan Malik, senior sovereign analyst presso Loomis Sayles & Co a Boston.
Tuttavia, secondo ITI Capital - importante broker russo citato dall'agenzia britannica -, i bond-holder al di fuori degli Stati Uniti potrebbero ancora essere in grado di ricevere i fondi poiché "la maggior parte dei creditori si trova in Europa". "Non ci sarebbero le condizioni per dichiarare un default sul debito, in quanto verrebbe superata la soglia del 25% (di obbligazionisti rimborsati) per evitarlo".
I credit default swap a 5 anni russi Russia CDS 5 Years USD è aumentato del 31% su base settimanale a $12.144,57, che indica una probabilità implicita di default del 100,00% su un tasso di recupero del 40%. Il rublo scambia ai massimi dal 2017 sul dollaro, mentre il rendimento del titolo a 10 anni è in forte calo al 9,7%.