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Svolta Fed, sell-off su tech e cripto - Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 06.01.2022, 13:02
Aggiornato 06.01.2022, 13:43

Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano

Investing.com - I verbali del Fomc hanno creato un forte scompiglio sui mercati, con gli operatori che stanno cerando di trovare nuove posizioni in vista di un contesto di tassi d'interesse più alti. Non solo le equity, ma anche le obbligazioni ne hanno risentito, con i titoli di Stato Usa ed europei tutti in rialzo a beneficio di un Dollaro sempre più solido. Attenzione in questo senso ai mercati emergenti. Intanto, in Kazakistan proseguono i disordini nella strade della capitale, portando le truppe di Putin a dover intervenire per ripristinare la 'pace'. Ecco le principali notizie sui mercati finanziari di questo giovedì 6 gennaio:

1. I trader si riposizionano

La svolta da falco della Fed ha portato ad un rapido sell-off sul comparto tecnologico non solo a Wall Street, ma a livello internazionale, con gli investitori che stanno cercando di riposizionarsi in vista di un contesto monetario più 'normale'.

Con il decennale Usa oltre l'1,74%, le vendite hanno riguardato prima il NASDAQ Composite, che la notte scorsa ha perso il 3,3% registrando la peggior seduta dal febbraio 2021, mentre lo S&P 500 Information Technology ha perso il 3,1%. In Europa l'EURO STOXX Technology è in calo del 3,2%, mentre nell'Asia/Pacifico, l'effetto domino ha colpito particolarmente il Nikkei 225 (-2,9%), e lo S&P/ASX 200 ha perso il 2,7%.

Secondo gli analisti di Oanda, il crollo dei tech riguarda "più un posizionamento che altro, perché se guardiamo a quello che i membri della Fed hanno detto nei verbali non c'è niente di diverso da quello che già si sapeva". "Non è da escludere un buy the dip prima della fine della settimana, specialmente se le non farm payrolls di domani non arriveranno a 400 mila nuovi occupati".

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2. Sale il costo del debito

Il rialzo del costo del debito sovrano ha riguardato anche l'Eurozona, con il Btp decennale che rende oltre l'1,29%, il decennale francese allo 0,27%, mentre il Bund 10y si avvicina allo 0%. Si allarga la spread tra carta italiana e tedesca, ora a 138 punti base.

Con un aumento dei tassi federali Usa che potrebbe arrivare già nella riunione del 16 marzo (futures CME), secondo i dati Reuters gli scambi sui mercati monetari della zona euro suggeriscono come gli investitori stiano prezzando un aumento dei tassi di intreresse della Bce entro fine 2022. I futures dei mercati monetari che si riferiscono alla riunione di ottobre della Bce mostrano come un aumento di 10 punti base dei tassi sia stato già incorporato nei prezzi, mentre si prevede inoltre una stretta pari a 15 punti base entro dicembre, a fronte dei circa 13 punti attesi ieri (dati Reuters).

I verbali Fed non solo hanno mostrato la necessità, secondo la banca, di aumentare il costo del denaro, ma hanno evidenziato che "quasi tutti i partecipanti hanno convenuto che è opportuno iniziare la liquidazione del bilancio dopo il primo aumento dell'intervallo dei fondi federali", con il ritmo di deflusso che sarà "più rapido di quanto non sia stato durante il precedente episodio di normalizzazione nell'ottobre 2017". Nell'ultimo decennio, grazie alle politiche non convenzionali di quantitative easing, la Fed ha accumulato in bilancio circa $8.700 miliardi di bond (titoli di stato e ABS).

3. Le cripto seguono il Nasdaq

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Il Bitcoin e l'intero universo delle criptovalute hanno subito un forte contraccolpo dopo quanto scritto nelle minutes della Federal Reserve, con il Btc che sta perdendo il 7,3% a $42.860 parallelamente all'andamento del corso azionario.

Il Bitcoin non è l'unica criptovaluta ad aver subito le scelte del Marriner S. Eccles Building. Ethereum, la seconda moneta digitale in termini di valore di mercato, sta registrando un calo ancora più marcato, e attualmente scambia poco sopra i 3.400 dollari (-11% nelle 24 ore). Tuttavia, è stato il Solana a registrare il calo maggiore nella Top 10 delle cripto, con un calo di oltre il 12%.

Da un punto di vista tecnico, il Bitcoin è sceso prima al di sotto del supporto di $ 44.000, e poi al di sotto del minimo del 4 dicembre, data dell'ultimo flash crash della divisa. Se dovesse esserci un break del supporto di $ 42.000/$ 42.500, sarà possibile un calo verso i $ 40.000

4. Futures Wall Street

Con le Borse europee che stanno perdendo oltre l'1%, le operazioni di vendita dovrebbero continuare anche nella seduta odierna per il Nasdaq 100. I futures, tuttavia, indicano una possibile ripresa per Dow Jones e S&P 500 in vista dei dati sulle buste paga non agricole Nfp di domani.

La prospettiva di un aumento dei tassi più vicino e di una riduzione del balance chete della Fed, ha portato ad un ulteriore rafforzamento del Dollaro. "ll rischio di 3 aumenti dei tassi del dollaro potrebbe far tornare il dollar index sopra il valore di 100 nell’anno, portando ulteriori seri problemi di svalutazioni nei paesi a valuta debole (Turchia, Brasile, Venezuela)", scrive in una nota Guido Gennaccari, responsabile e founder di Trading Room Roma.

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in Europa, Al momento il FTSE MIB cede l'1,3% insieme al DAX, il CAC 40 registra il -1,4%, mentre Euro Stoxx 50 perde l'1,5%.

5. Putin interviene in Kazakistan

La Russia e i Paesi del Collective Security Treaty Organization (una sorta di NATO dei Paesi ex Urss) hanno deciso di inviare nuove truppe in Kazakistan per accelerare i processi di 'pace' in seguito alle tensioni nelle strade della capitale Almaty e di altre importanti città dello Stato.

Le proteste, iniziate 3 giorni fa per il balzo dei prezzi di gas e carburante, hanno portato a dozzine di morti, secondo quanto affermato da portavoce del governo kazako, e minacciano di interrompere le esportazioni di petrolio e gas non solo dal Kazakistan ma anche dal Turkmenistan, entrambi importanti fornitori di gas naturale e materie prime per Cina ed Europa.

I disordini stanno sconvolgendo anche i piani dei grandi conglomerati come Chevron Corp (NYSE:CVX) ed Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM), che in Kazakistan hanno investito decine di miliardi di dollari in progetti energetici. In particolare, un consorzio guidato da Chevron è in procinto di espandere la produzione del giacimento petrolifero onshore di Tengiz ad un costo stimato di 37 miliardi di dollari, uno dei maggiori investimenti energetici al mondo.

Ultimi commenti

certo $8.700 miliardi di bond, prima o poi dovranno liquidare quelle posizioni!? ..io credo che il mercato abbia timore per un ulteriore inasprimento dellla politica monetaria
Ben fatto!
articolo interessante
Se lo dici tu Warren....!
Buono
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