LONDRA (Reuters) - La spinta decennale dell'Unione europea per il completamento di un mercato bancario unificato è destinata a subire un'altra battuta d'arresto, ma "non è morta, sta solo dormendo", ha detto un funzionario del blocco.
I piani per un'unione bancaria sono stati lanciati nel 2012 per creare un unico sistema di regolamentazione dei principali istituti della zona euro, per garantire di non trasferire ai contribuenti i costi per il salvataggio di banche in fallimento, come è accaduto durante la crisi finanziaria globale.
La Banca centrale europea è diventata l'autorità di regolamentazione principale per le grandi banche della zona euro come UniCredit (BIT:CRDI), Bnp Paribas (EPA:BNPP) e Deutsche Bank (ETR:DBKGn), oltre a un'autorità di vigilanza separata per la gestione degli istituti di credito in difficoltà.
Tuttavia, gli sforzi per introdurre l'ultimo 'pilastro' dell'Unione bancaria, un sistema europeo di assicurazione dei depositi finanziato dalle banche per risarcire i clienti di una banca fallita, si sono ripetutamente arenati, con la Germania preoccupata di essere costretta a salvare le banche di altri Stati membri.
I ministri delle Finanze della zona euro intendono approvare giovedì a Lussemburgo un piano completo, definito ad aprile, per una tabella di marcia che permetta di attuare i restanti elementi dell'Unione bancaria.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)