Di Alessandro Albano
Investing.com - Rallenta oltre le previsioni l'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, attestandosi ad un tasso annuale del 4,9% ad aprile rispetto al 5% previsto dal mercato, registrando così l'aumento più contenuto dall'aprile 2021.
In linea con il consenso, invece, l'indice dei prezzi principali, o core, aumentato al 5,5% rispetto al 5,6% di marzo, con tasso mensile dello 0,4% (lo stesso di marzo e previsto dagli economisti).
La notizia potrebbe dare alla Federal Reserve un margine di manovra maggiore per fermare l'aumento dei tassi nella riunione di giugno, anche se nelle prossime settimane saranno diversi i dati che potrebbero offrire uno scenario diverso alla banca guidata da Jerome Powell.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato martedì che "è troppo presto" per dire se la banca abbia finito o meno di aumentare il costo del denaro, ma i mercati sembrano pensarla diversamente: secondo il Fed rate monitor di Investing.com, che misura i future sui fed funds a 30 giorni, sono oltre l'84% le probabilità di uno stop dei tassi nel meeting del prossimo mese.
Per la riunione di settembre, forse con troppo ottimismo visti i dati sul mercato del lavoro di venerdì, i future prezzano al 50% la possibilità di vedere un taglio dei tassi pari a 25 punti base.
In rialzo i future per la seduta di oggi a New York, con Nasdaq 100 ed S&P 500 previsti rispettivamente oltre lo 0,9% e allo 0,7%, a cui si aggiunge un T-note decennale in calo al 3,46% di rendimento.
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