Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy di Vontobel, spiega che le azioni europee presentano più rischi rispetto a quelle USA, mentre le obbligazioni governative a breve possono offrire un certo riparo
La priorità della Fed è abbattere l’inflazione più che mantenere a galla la crescita. Gli ultimi dati sull’occupazione negli USA hanno rivelato che il mercato del lavoro rimane solido. Per gli investitori, significa che la Fed manterrà la rotta e che è il momento di concentrarsi sul rischio nella costruzione del portafoglio ricorrendo ad asset che offrano riparo da volatilità più elevata, dato che i mercati saranno probabilmente alle prese con maggiore incertezza nel passaggio a quello che potrebbe essere un nuovo paradigma di mercato.
LA FED NON ABBASSERÀ I TASSI NEL 2023
Lo sostiene in un commento Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy di Vontobel, secondo cui non ci saranno tagli dei tassi della Fed l’anno prossimo e i mercati ora non se ne attendono prima del 2024. Anche se l’inflazione sta mostrando i primi segni di arretramento, resta da vedere se si radicherà in una crescita dei salari e degli affitti, di cui sarà, sarà difficile liberarsi. Ed è anche il motivo per cui la severità di Powell si rivolge principalmente alle aspettative sull’inflazione: se consumatori e aziende iniziano a scontare un’inflazione più elevata, la lotta contro l’inflazione sarà una causa persa e numeri sopra l’obiettivo potrebbero diventare la nuova norma...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge