Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo venerdì, sul biglietto verde continua a pesare il calo delle aspettative verso un aumento dei tassi USA nel corso dell’anno, mentre nel corso della seduta non sono attesi ulteriori dati.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,12% a 1,1272; nella seduta precedente la coppia ha toccato il massimo di una settimana di 1,1328.
La moneta unica è stata sostenuta dalle dichiarazioni del Presidente della BCE Mario Draghi, secondo il quale, l’attuale politica monetaria è efficace e che le modifiche alle previsioni di crescita delle banche non sono così sostanziali da spingere ad intervenire.
Le dichiarazioni seguono la decisione della Banca Centrale Europea di lasciare il tasso di interesse di riferimento al minimo storico dello 0,0%, in linea con le aspettative dei mercati.
La BCE ha alzato le previsioni sulla crescita del 2016 all’1,7% dall’1,6% ma ha lievemente abbassato quelle per il 2017 all’1,6% dall’1,7%.
Il sentimento sul biglietto verde resta debole dopo i dati deludenti di venerdì sull’occupazione USA che hanno infranto le speranze di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve questo mese.
Gli investitori non hanno prestato particolarmente attenzione ai dati di ieri che hanno mostrato un calo delle nuove richieste di disoccupazione di 4.000 unità a 259.000 la scorsa settimana, dal totale di 263.000, contro le aspettative di un aumento di 2.000 unità a 265.000.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,3300.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il deficit commerciale è sceso a 11.76 miliardi a luglio dai 12,92 miliardi di sterline di giugno, dato rivisto dal deficit iniziale di 12,41 miliardi di sterline.
Gli economisti avevano previsto una lettura a 11,75 miliardi di sterline.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,35% a 102,12, mentre la coppia USD/CHF è stabile a 0,9732.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,38% a 0,7613 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,35% 0,7373.
Intanto, la coppia USD/CAD è stabile a 1,2942, in salita dal 5 settembre.
Sulle valute legate alle materie prime pesa il calo prezzo del greggio, determinato dall’impennata della seduta precedente dovuto ai dati che hanno mostrato il calo settimanale maggiore dall’aprile del 1985.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,12% a 94,93.