ISTANBUL (Reuters) - Igor Sechin, il numero uno del colosso dell'energia russo Rosneft, dice che la sua società non taglierà la produzione petrolifera a seguito del possibile accordo in sede Opec.
"Perché dovremmo farlo?", si è chiesto Sechin intervistato da Reuters a Istanbul sulla eventualità che Rosneft, che rappresenta il 40% di tutta la produzione di greggio della Russia, possa ridurla.
Il manager ha detto di dubitare che altri Paesi che fanno parte dell'Opec, come Iran, Arabia Saudita e Venezuela, taglino la produzione e ha sottolineato che una crescita dei prezzi del petrolio sopra i 50 dollari al barile farebbe ritornare profittevoli i progetti di "shale" oil negli Stati Uniti.
Ieri il presidente russo, Vladimir Putin, sempre da Istanbul ha detto che la Russia è pronta a unirsi alla proposta di mettere un tetto alla produzione da parte dei membri dell'Opec.