(ANSA) - ROMA, 21 DIC - "La scelta del legislatore statale di assumere la soglia dell'attivo di 8 miliardi di euro come indice della dimensione della banca popolare" da trasformare in Spa "è coerente con lo scopo" della norma. E sotto questo profilo "il legislatore statale si è mantenuto nei limiti delle proprie attribuzioni". Lo stabilisce la sentenza della Consulta sulle Popolari che ha dichiarato in parte inammissibili in parte non fondate le questioni sollevate dalla Regione Lombardia sul decreto legge con le misure per la trasformazione in spa delle banche popolari. Negli atti che accompagnano il decreto legge, il governo ha motivato le ragioni di necessità e urgenza per l'adozione del decreto legge facendo riferimento all'adeguamento del "sistema bancario agli indirizzi europei" e alle "forti sollecitazioni del Fmi e Ocse a trasformare le banche popolari maggiori in società per azioni". Ragioni che "escludono che si sia in presenza di evidente carenza del requisito della straordinaria necessità e urgenza di provvedere".