Investing.com - I mercati azionari asiatici hanno chiuso in negativo la giornata di mercoledì, i titoli nei settori finanziari e delle materie prime hanno trascinato i mercati in basso nella preoccupazione per un'ulteriore stretta monetaria da parte della Cina.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,6%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha perso lo 0,91%, mentre la borsa nipponica Nikkei 225 è stata chiusa per un giorno di festività.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato in una relazione monetaria del primo trimestre pubblicata ieri che l'economia del paese sta affrontando una “crescente pressione dall’inflazione importata”. Gli obblighi di riserva della Banca non hanno un “tetto massimo”, aggiunge il rapporto.
Le azioni nel settore finanziario hanno risentito negativamente delle preoccupazioni per ulteriori restrizioni sui prestiti. China Construction Bank ha visto le azioni scendere dell’1,65%, Bank of China ha perso l’ 1,6%, mentre il principale gruppo finanziario, Industrial and Commercial Bank of China, ha visto un calo dell’1,5%.
Intanto, i titoli del colosso di petrolio e gas PetroChina sono scesi dell’1,55%, le azioni China Shenhua Energy hanno perso il 2,3%, mentre il produttore di rame Jianxgi Copper Company ha visto un crollo dei titoli del 2,7%.
In Australia l’indice S&P/ASX 200 ha chiuso con l'1% in negativo; il secondo gruppo finanziario del paese, Westpac Banking Corporation, ha perso il 3% dopo aver riportato profitti netti del primo semestre pari a 3,96 miliardi di dollari australiani, deludendo le aspettative di utili pari a 4,13 miliardi di dollari australiani.
I risultati deludenti hanno pesato su altre azioni del settore, con National Australia Group che ha perso il 2,8% e ANZ Banking Group che ha registrato un calo dell’1,6%.
Nel frattempo, il colosso minerario BHP Billiton ha visto le azioni scendere dello 0,8%, il rivale Rio Tinto ha perso l’1,6%, mentre il produttore di oro, Newcrest Mining ha perso l’1,5% sull’onda del calo delle altre materie prime.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono miste: futures Euro Stoxx 50 -0,1%, futures francesi CAC 40 +0,05%, futures FTSE 100 -0,07%, futures tedeschi DAX +0,08%.
Nel corso della giornata, la zona euro rilascerà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio mentre gli Stati Uniti pubblicheranno la loro relazione ADP sulle buste paga del settore non agricolo. Sempre oggi, l’Institute for Supply Management pubblicherà ilo suo PMI non manifatturiero.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,6%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha perso lo 0,91%, mentre la borsa nipponica Nikkei 225 è stata chiusa per un giorno di festività.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato in una relazione monetaria del primo trimestre pubblicata ieri che l'economia del paese sta affrontando una “crescente pressione dall’inflazione importata”. Gli obblighi di riserva della Banca non hanno un “tetto massimo”, aggiunge il rapporto.
Le azioni nel settore finanziario hanno risentito negativamente delle preoccupazioni per ulteriori restrizioni sui prestiti. China Construction Bank ha visto le azioni scendere dell’1,65%, Bank of China ha perso l’ 1,6%, mentre il principale gruppo finanziario, Industrial and Commercial Bank of China, ha visto un calo dell’1,5%.
Intanto, i titoli del colosso di petrolio e gas PetroChina sono scesi dell’1,55%, le azioni China Shenhua Energy hanno perso il 2,3%, mentre il produttore di rame Jianxgi Copper Company ha visto un crollo dei titoli del 2,7%.
In Australia l’indice S&P/ASX 200 ha chiuso con l'1% in negativo; il secondo gruppo finanziario del paese, Westpac Banking Corporation, ha perso il 3% dopo aver riportato profitti netti del primo semestre pari a 3,96 miliardi di dollari australiani, deludendo le aspettative di utili pari a 4,13 miliardi di dollari australiani.
I risultati deludenti hanno pesato su altre azioni del settore, con National Australia Group che ha perso il 2,8% e ANZ Banking Group che ha registrato un calo dell’1,6%.
Nel frattempo, il colosso minerario BHP Billiton ha visto le azioni scendere dello 0,8%, il rivale Rio Tinto ha perso l’1,6%, mentre il produttore di oro, Newcrest Mining ha perso l’1,5% sull’onda del calo delle altre materie prime.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono miste: futures Euro Stoxx 50 -0,1%, futures francesi CAC 40 +0,05%, futures FTSE 100 -0,07%, futures tedeschi DAX +0,08%.
Nel corso della giornata, la zona euro rilascerà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio mentre gli Stati Uniti pubblicheranno la loro relazione ADP sulle buste paga del settore non agricolo. Sempre oggi, l’Institute for Supply Management pubblicherà ilo suo PMI non manifatturiero.