Investing.com - Apertura a dir poco difficile per Ferragamo (MI:SFER) che cede oltre il 6% dopo essere stata sospesa a pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni.
Il titolo viene scambiato a 19, 30 euro, proseguendo il suo momento negativo con una perdita dell’8% in tre sedute.
L’azienda del lusso ha comunicato i dati semestrali prima dell’apertura di Piazza Affari, segnalando un aumento dei ricavi del 4,6%, toccando i 704 milioni rispetto ai 673 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Continua il buon momento per Ferragamo (MI:SFER) nell’area Asia Pacifico, primo mercato in termini di ricavi, in crescita dell’8,4% a tassi di cambio costanti.
L’utile di Ferragamo per il primo semestre è cresciuto di solo l’1,1%, arrivando ad un netto di 58,07 milioni di euro, rispetto ai 57,46 milioni del periodo precedente.
In calo gli investimenti complessivi che si sono fermati a 25 milioni di euro, sotto i 32 milioni precedenti, e principalmente destinati al rinnovamento del network di negozi e allo sviluppo dei progetti in ambito informatico, mentre lo scorso anno consistevano in investimenti nel Polo Logistico.
Per quanto riguarda il futuro, i vertici del gruppo segnalano un contesto macroeconomico e di mercato caratterizzato da una permanente complessità, ma le aspettative sono in linea con i risultati conseguiti nel primo semestre.
“Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull'anno”, ha spiegato il ceo Micaela le Divelec Lemmi durante la conference call con gli analisti. Secondo la manager: “È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine”.
“Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull'anno”, ha spiegato il ceo Micaela le Divelec Lemmi durante la conference call con gli analisti. Secondo la manager: “È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine”.
«Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull'anno», ha spiegato il ceo Micaela le Divelec Lemmi durante la conference call con gli analisti. Secondo la manager: «È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine».
«Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull'anno», ha spiegato il ceo Micaela le Divelec Lemmi durante la conference call con gli analisti. Secondo la manager: «È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine».