di Giuseppe Fonte e Gavin Jones
ROMA (Reuters) - Il ministero dell'Economia stima che l'Italia chiuderà il 2020 con una crescita a circa +0,4% dopo un marginale +0,1% atteso quest'anno, secondo quanto riferiscono a Reuters tre fonti a conoscenza del dossier.
Le stime sono espresse in termini tendenziali e scontano l'anno prossimo l'effetto negativo legato all'aumento dell'Iva, che la coalizione Pd-M5s ha promesso di cancellare.
Il quadro programmatico, in corso di definizione al Tesoro, assume invece gli effetti positivi legati ai provvedimenti allo studio del governo, che saranno inseriti nella legge di Bilancio per il 2020.
Ad aprile il governo Lega/M5s aveva fissato un obiettivo di crescita pari a +0,2% quest'anno e a +0,8% il prossimo. Le previsioni tendenziali erano rispettivamente +0,1 e +0,6%.
Il governo ufficializzerà i nuovi obiettivi di crescita e finanza pubblica entro il 27 settembre con la Nadef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza.
Le stime tendenziali non sono ancora del tutto definitive: una delle fonti riferisce che la stima del 2020 potrebbe essere ridotta a +0,3%.
Sterilizzare l'Iva significa trovare 23,1 miliardi di risorse. La maggioranza intende inoltre ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori impegnando altri 4 o 5 miliardi.
Per finanziare la manovra 2020 il governo intende negoziare con l'Europa margini di flessibilità. L'indebitamento netto potrebbe essere fissato l'anno prossimo a circa il 2,3% del Pil, hanno riferito alcune fonti il 10 settembre.
(in redazione a Roma Giselda Vagnoni)