Investing.com - I future sul petrolio greggio sono in netto aumento, spinti dalla notizia che i funzionari delle finanze dell'Unione europea stanno studiando un piano di ricapitalizzazione delle banche e dopo che i dati hanno mostrato che le forniture di greggio degli Stati Uniti sono diminuite inaspettatamente la scorsa settimana.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 77,29 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in aumento del 2,15%.
Precedentemente era salito del 2,85% a 78,47 dollari al barile, il massimo dal 3 ottobre.
Il sentimento di mercato è stato spinto da un rapporto del Financial Times che ha dichiarato che i ministri delle Finanze UE stanno studiando il modo di coordinare la ricapitalizzazione degli istituti di credito europei, ha spinto le speranze che i responsabili politici della zona euro, faranno di più per sostenere il sistema bancario della regione.
Tuttavia, le preoccupazioni per la crisi del debito si sono inasprite dopo che Moody’s ha abbassato il rating sovrano del credito in Italia da tre step a A2 da AA2, a causa di un aumento sostanziale" dei rischi a lungo termine per i debiti di sovrani della zona euro con alti livelli di debito pubblico.
I prezzi del greggio trovato ulteriore supporto dopo che l'American Petroleum Institute, ha dichiarato, dopo la chiusura di ieri, che le scorte greggio Usa sono scese di 3,1 milioni di barili la scorsa settimana mentre le scorte benzina sono scese di 5,0 milioni di barili.
Nel corso della giornata, la US Energy Information Administration rilascerà il suo attesissimo rapporto sulle scorte Usa di greggio e di prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del più grande consumatore di petrolio al mondo.
I dati dimostreranno che negli Stati Uniti le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 1,5 milioni di barili, mentre per le forniture di benzina è stato previsto un aumento di 1,2 milioni di barili.
Nonostante il forte aumento dei prezzi, il fornitore di servizi finanziari Commerzbank ha dichiarato che, "I rischi al ribasso per l'economia e la domanda di petrolio non sono scomparsi durante la notte, quindi un nuovo calo dei prezzi non può essere escluso".
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a novembre sono saliti dell’1,1% a 100,89 dollari al barile, 23,60 dollari al barile sulla controparte statunitense.
I traders del petrolio hanno continuato a monitorare gli sviluppi in Libia al fine di valutare quanto rapidamente la produzione di petrolio nel paese ternerà ai livelli pre-guerra.
Nuri Berruien, vertice della National Oil Corporation Libica ha dichiarato martedì che il paese intende aumentare la produzione di petrolio di 700.000 barili al giorno rispetto ai livelli attuali di 300.000 barili al giorno entro la fine dell'anno.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 77,29 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in aumento del 2,15%.
Precedentemente era salito del 2,85% a 78,47 dollari al barile, il massimo dal 3 ottobre.
Il sentimento di mercato è stato spinto da un rapporto del Financial Times che ha dichiarato che i ministri delle Finanze UE stanno studiando il modo di coordinare la ricapitalizzazione degli istituti di credito europei, ha spinto le speranze che i responsabili politici della zona euro, faranno di più per sostenere il sistema bancario della regione.
Tuttavia, le preoccupazioni per la crisi del debito si sono inasprite dopo che Moody’s ha abbassato il rating sovrano del credito in Italia da tre step a A2 da AA2, a causa di un aumento sostanziale" dei rischi a lungo termine per i debiti di sovrani della zona euro con alti livelli di debito pubblico.
I prezzi del greggio trovato ulteriore supporto dopo che l'American Petroleum Institute, ha dichiarato, dopo la chiusura di ieri, che le scorte greggio Usa sono scese di 3,1 milioni di barili la scorsa settimana mentre le scorte benzina sono scese di 5,0 milioni di barili.
Nel corso della giornata, la US Energy Information Administration rilascerà il suo attesissimo rapporto sulle scorte Usa di greggio e di prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del più grande consumatore di petrolio al mondo.
I dati dimostreranno che negli Stati Uniti le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 1,5 milioni di barili, mentre per le forniture di benzina è stato previsto un aumento di 1,2 milioni di barili.
Nonostante il forte aumento dei prezzi, il fornitore di servizi finanziari Commerzbank ha dichiarato che, "I rischi al ribasso per l'economia e la domanda di petrolio non sono scomparsi durante la notte, quindi un nuovo calo dei prezzi non può essere escluso".
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a novembre sono saliti dell’1,1% a 100,89 dollari al barile, 23,60 dollari al barile sulla controparte statunitense.
I traders del petrolio hanno continuato a monitorare gli sviluppi in Libia al fine di valutare quanto rapidamente la produzione di petrolio nel paese ternerà ai livelli pre-guerra.
Nuri Berruien, vertice della National Oil Corporation Libica ha dichiarato martedì che il paese intende aumentare la produzione di petrolio di 700.000 barili al giorno rispetto ai livelli attuali di 300.000 barili al giorno entro la fine dell'anno.