Investing.com – L’euro è misto contro le principali controparti oggi, giù contro il dollaro in seguito ai dati deludenti nella zona euro, ma sostenuto contro le valute legate alle materie prime per via dei timori per la crescita in Cina.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,38% a 1,3165.
L’euro ha risentito del rapporto del gruppo di ricerche di mercato Markit, che ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti manifatturieri nella zona euro è sceso a marzo, per l’ottavo mese consecutivo, gettando timori verso l’incedere di una nuova recessione.
Il settore dei servizi è sceso al livello più basso da marzo.
Un report di oggi mostro che gli ordini industriali nella zona euro sono scesi più del previsto a gennaio, in calo del 2,3%, ma il dato del mese precedente è stato rivisto al rialzo.
La moneta unica è salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,04% a 0,8329.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese di un destagionalizzato 0,8% lo scorso mese, contro le aspettative per un calo dello 0,5%.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY giù dell’1,13% a 108,99.
I dati forniti stamane dal governo nipponico hanno mostrato che il disavanzo commerciale del Giappone si è ampliato a 32,92 miliardi di yen a febbraio, contro le aspettative di 120 miliardi di yen in seguito al deficit di 1,47 mila miliardi riportato a gennaio.
La moneta unica è stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,01% a 1,2057.
Intanto l’euro è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: EUR/CAD -0,02% a 1,3111, EUR/AUD +0,42% a 1,2687 ed EUR/NZD +0,46% a 1,6279.
Il sentimento sulle valute legate alle materie prime ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a marzo per il quinto mese consecutivo, per via del calo dei nuovi ordini.
In Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Inoltre, il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke terrà un intervento nel corso di un evento pubblico.
L’euro è in calo contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,38% a 1,3165.
L’euro ha risentito del rapporto del gruppo di ricerche di mercato Markit, che ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti manifatturieri nella zona euro è sceso a marzo, per l’ottavo mese consecutivo, gettando timori verso l’incedere di una nuova recessione.
Il settore dei servizi è sceso al livello più basso da marzo.
Un report di oggi mostro che gli ordini industriali nella zona euro sono scesi più del previsto a gennaio, in calo del 2,3%, ma il dato del mese precedente è stato rivisto al rialzo.
La moneta unica è salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,04% a 0,8329.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese di un destagionalizzato 0,8% lo scorso mese, contro le aspettative per un calo dello 0,5%.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY giù dell’1,13% a 108,99.
I dati forniti stamane dal governo nipponico hanno mostrato che il disavanzo commerciale del Giappone si è ampliato a 32,92 miliardi di yen a febbraio, contro le aspettative di 120 miliardi di yen in seguito al deficit di 1,47 mila miliardi riportato a gennaio.
La moneta unica è stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,01% a 1,2057.
Intanto l’euro è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: EUR/CAD -0,02% a 1,3111, EUR/AUD +0,42% a 1,2687 ed EUR/NZD +0,46% a 1,6279.
Il sentimento sulle valute legate alle materie prime ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a marzo per il quinto mese consecutivo, per via del calo dei nuovi ordini.
In Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Inoltre, il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke terrà un intervento nel corso di un evento pubblico.