Investing.com – Il dollaro resta in salita contro le principali controparti oggi, in seguito ai dati che mostrano che le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese dal minimo dal febbraio 2008, dando maggiore enfasi alla ripresa statunitense.
Nel pomeriggio europeo il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,35% a 1,3169.
L’euro ha risentito del rapporto del gruppo di ricerche di mercato Markit, che ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti manifatturieri nella zona euro è sceso a marzo, in calo insieme al settore dei servizi, sceso al livello più basso degli ultimi 4 mesi, gettando timori verso l’incedere di una nuova recessione.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,43% a 1,5804.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese a febbraio al livello più basso degli ultimi nove mesi; lo stesso fato è stato rivisto al ribasso lo scorso mese.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,38% a 83,09.
I dati forniti stamane dal governo nipponico hanno mostrato che il disavanzo commerciale del Giappone si è ampliato a 32,92 miliardi di yen a febbraio, contro le aspettative di 120 miliardi di yen in seguito al deficit di 1,47 mila miliardi riportato a gennaio.
Il dollaro è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,34% a 0,9152.
Intanto il biglietto verde è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD +0,65% a 0,9986, AUD/USD -0,80% a 1,0373 e NZD/USD -0,89% a 0,8082.
In Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
In Canada i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese a gennaio dello 0,5%, contro le aspettative di un aumento dell’1,8%. Le vendite al dettaglio ‘core’ sono sceso dello 0,5%, contro le aspettative di un aumento 0,5%.
Il sentimento ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a 48,1 a marzo, da una lettura di 49,6 nel mese precedente, per via del calo dei nuovi ordini.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,34% a 80,08.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 17 marzo febbraio è scesoo di 5.000, ad un destagionalizzato 348.000 contro le previsioni di un calo di 3.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
353.000 da 351.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 19 delle ultime 21 settimane.
Nel pomeriggio europeo il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,35% a 1,3169.
L’euro ha risentito del rapporto del gruppo di ricerche di mercato Markit, che ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti manifatturieri nella zona euro è sceso a marzo, in calo insieme al settore dei servizi, sceso al livello più basso degli ultimi 4 mesi, gettando timori verso l’incedere di una nuova recessione.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,43% a 1,5804.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese a febbraio al livello più basso degli ultimi nove mesi; lo stesso fato è stato rivisto al ribasso lo scorso mese.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,38% a 83,09.
I dati forniti stamane dal governo nipponico hanno mostrato che il disavanzo commerciale del Giappone si è ampliato a 32,92 miliardi di yen a febbraio, contro le aspettative di 120 miliardi di yen in seguito al deficit di 1,47 mila miliardi riportato a gennaio.
Il dollaro è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,34% a 0,9152.
Intanto il biglietto verde è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD +0,65% a 0,9986, AUD/USD -0,80% a 1,0373 e NZD/USD -0,89% a 0,8082.
In Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
In Canada i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese a gennaio dello 0,5%, contro le aspettative di un aumento dell’1,8%. Le vendite al dettaglio ‘core’ sono sceso dello 0,5%, contro le aspettative di un aumento 0,5%.
Il sentimento ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a 48,1 a marzo, da una lettura di 49,6 nel mese precedente, per via del calo dei nuovi ordini.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,34% a 80,08.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 17 marzo febbraio è scesoo di 5.000, ad un destagionalizzato 348.000 contro le previsioni di un calo di 3.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
353.000 da 351.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 19 delle ultime 21 settimane.