MILANO, 3 febbraio (Reuters) - Piazza Affari archivia in
calo una seduta che ha visto ricomparire il segno meno, dopo che
il mese di febbraio si era aperto con due rialzi.
Fiacco sin dalle prime battute, il listino di Milano è
peggiorato in corrispondenza di un indebolimento dei futures di
Wall Street, salvo risollevarsi leggermente dopo l'avvio di
seduta pressoché piatto della borsa Usa e tornare a scendere
dopo l'indice Ism servizi, risultato inferiore alle attese.
Gli operatori sottolineano l'estrema volatilità che
caratterizza i mercati azionari e la strategia di stock picking
adottata dagli investitori da inizio anno.
"E' in atto una continua rotazione per aree geografiche e
settori", si legge in un report di una banca d'affari
internazionale. "Sebbene riteniamo che la corsa dei prezzi non
sia completamente finita, preferiamo focalizzarci sulla
qualità".
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso l'1,09%,
l'AllShare <.FTITLMS> l'1,07% e il Mid Cap <.FTITMC> lo 0,96%.
Volumi per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro.
* Star delle precedenti due sedute, TELECOM ITALIA
è stata colpita dai realizzi, terminando in calo del 3,84%.
Intensi gli scambi: sono passati di mano circa 220 milioni di
pezzi, contro una media dell'intera seduta di 109,466 milioni
negli ultimi trenta giorni. Secondo i trader, il mercato
continua a credere all'ipotesi di fusione con Telefonica
, sebbene il governo italiano abbia espresso
perplessità. Coinvolta nel progetto Telecom-Telefonica,
MEDIOBANCA ha lasciato sul terreno il 2,82%.
* Complessivamente male le banche: il paniere europeo ha
ceduto l'1,5%. A Milano, BANCO POPOLARE è arretrato
del 2,38%, UBI BANCA dell'1,42%, POP MILANO
dell'1,65% e INTESA SANPAOLO dell'1,66%.
* ATLANTIA è scesa del 2,05%. Un dealer cita
"indiscrezioni di stampa su un raffreddamento dell'ipotesi di
coinvolgimento di Abertis nel patto di sindacato".
* IMPREGILO è caduta del 3,46% nella giornata in
cui ha reso noto che il Tribunale del riesame di Napoli ha
ridotto a 266 da 750 milioni il sequestro preventivo legato
all'inceneritore di Acerra. "Il mercato si attendeva un
azzeramento", commentano due trader.
* Tonica ANSALDO STS (+1,9%), che si è aggiudicata
una commessa da 180 milioni per la metropolitana di Copenaghen.
* FIAT poco mossa (+0,11%): il Lingotto non si è
pienamente allineato allo stoxx europeo dell'automotive <.SXAP>
(+0,96%). Meglio la controllante EXOR : +1,19%. Nel
comparto, PIRELLI +0,24%.
* Tornando alle vicende Fiat, a due giorni dal tavolo al
ministero dello Sviluppo su Termini Imerese, CAPE LIVE
mette a segno un balzo del 13,51%, con scambi
straordinari: sono passati di mano quasi 900.000 pezzi, contro
una media dell'intera seduta di 46.000 negli ultimi trenta
giorni. Cape Live è il veicolo quotato di Cape Natixis,
l'operatore di private equity guidato da Simone Cimino, che ha
presentato un piano di salvataggio dell'impianto siciliano.
* Indicata da Equita Sim fra i titoli da comprare nel 2010,
PRYSMIAN ha guadagnato l'1,41%.
* Segno meno per i petroliferi, penalizzati dalla flessione
dei futures sul greggio dopo il dato sulle scorte Usa: SAIPEM
-0,88% ed ENI -0,88%.
* Fuori dal paniere principale, INDESIT ha perso il
4,97%, risentendo della trimestrale deludente della concorrente
Electrolux .
* Acquisti selettivi fra le società che operano nell'energia
rinnovabile: PRAMAC - che ha diffuso una nota per dire
che non ha elementi che giustifichino il rally del titolo - ha
guadagnato il 17,65%. Toniche TERNIENERGIA (+4,03%) ed
ERGYCAP (+2,31%).
* Brillante RECORDATI : +5,41%. La casa
farmaceutica ha ottenuto l'autorizzazione Ue a mettere in
commercio le specialità Urorec e Silodyx.
* SNAI è arretrata del 4,13% nella giornata in cui
ha ufficializzato la decisione di posticipare il bond da 350
milioni a data da definire.
* Debole SAFILO : -2,42%. Ieri, in tarda serata, il
gruppo ha comunicato i dettagli dell'aumento di capitale.