Investing.com - I futures dell’oro sono in salita questo lunedì al massimo di un mese, con gli investitori che sono ritornati sui mercati per coprire le posizioni short nei timori di un imminente ridimensionamento del programma di allentamento della Federal Reserve.
I guadagni dell’oro sono saliti dopo il superamento del livello tecnico di resistenza di 1.301, innescando una serie di ordinativi di acquisti automatici.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.316,25 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dell’1,8% sulla giornata.
I prezzi Comex sono saliti del 2,2% ai massimi della seduta di 1.322,05 dollari l’oncia troy, il livello più forte dal 20 giugno.
Supporto a 1.269,45 dollari l’oncia troy, minimo del 17 luglio e resistenza a breve termine a 1.347,45, massimo del 20 giugno.
Il sentimento sul metallo prezioso ha iniziato a migliorare dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Ben Bernanke il quale ha fatto scendere i timori di un imminente ritiro del programma di acquisti.
Bernanke ha dichiarato che il programma di acquisti non segue una “rotta predefinita”.
Bernanke ha dichiarato che la ripresa economica sta continuando ad un ritmo moderato ma ha confermato che la politica monetaria allentata resterà tale finché sarà necessario.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 21% quest’anno, nella speculazione di un ridimensionamento del programma di acquisti per la fine dell’anno.
Un uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate.
Una serie di acquisti tecnici hanno contribuito ai guadagni con i traders che hanno chiuso le posizioni dopo essere andati in territorio oversold.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +2,4% a 19,92 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,9% a 3,168 dollari la libbra.
I guadagni dell’oro sono saliti dopo il superamento del livello tecnico di resistenza di 1.301, innescando una serie di ordinativi di acquisti automatici.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.316,25 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dell’1,8% sulla giornata.
I prezzi Comex sono saliti del 2,2% ai massimi della seduta di 1.322,05 dollari l’oncia troy, il livello più forte dal 20 giugno.
Supporto a 1.269,45 dollari l’oncia troy, minimo del 17 luglio e resistenza a breve termine a 1.347,45, massimo del 20 giugno.
Il sentimento sul metallo prezioso ha iniziato a migliorare dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Ben Bernanke il quale ha fatto scendere i timori di un imminente ritiro del programma di acquisti.
Bernanke ha dichiarato che il programma di acquisti non segue una “rotta predefinita”.
Bernanke ha dichiarato che la ripresa economica sta continuando ad un ritmo moderato ma ha confermato che la politica monetaria allentata resterà tale finché sarà necessario.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 21% quest’anno, nella speculazione di un ridimensionamento del programma di acquisti per la fine dell’anno.
Un uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate.
Una serie di acquisti tecnici hanno contribuito ai guadagni con i traders che hanno chiuso le posizioni dopo essere andati in territorio oversold.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +2,4% a 19,92 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,9% a 3,168 dollari la libbra.